Corriere del Trentino

«Drodesera 2018», largo ai giovani

Centrale Fies, fine settimana con i dodici artisti vincitori del bando «Live Works»

- Chiara Marsilli

Largo ai giovani! La 38esima edizione di Drodesera, il festival delle arti contempora­nee di Centrale Fies a Dro, apre la programmaz­ione con tre giorni dedicati agli artisti vincitori del bando «Live Works» dedicato alle nuove pratiche performati­ve. Questo primo weekend, da oggi a domenica 22 luglio, l’attenzione sarà rivolta ai 12 selezionat­i tra le oltre 420 candidatur­e pervenute da tutto il mondo. Gli artisti presentano per la prima volta davanti al pubblico di Centrale Fies i lavori che dal 7 al 17 luglio hanno potuto realizzare durante la free school of performanc­e.

Da molti anni Drodesera si dedica con particolar­e cura alla ricerca, valorizzaz­ione e sostegno di artisti in grado di investigar­e nuove strade del teatro, della performing art, della ricerca di segni e linguaggi scenici inconsueti. Per questo nel 2013 la direttrice artistica Barbara Boninsegna inventa Live Works, dapprima ideato come premio di produzione e poi come piattaform­a di sviluppo delle pratiche contempora­nee live. Anche per il 2018 la Boninsegna è affiancata da due co-curatori del progetto Simone Frangi e Daniel Blanga Gubbay.Repubblica del Congo, Sud Africa, Argentina, Brasile, Germania, Olanda, Italia, Libano, Francia, Svizzera, Regno Unito, Austria: la squadra degli artisti Live Works 2018 delinea una nuova Pangea che fa davvero onore al titolo scelto quest’anno per raccontare l’intero Festival.

Superconti­nent², in continuità con il tema 2017, vuole raccontare le modificazi­oni del territorio attraverso i fenomeni migratori, le contaminaz­ioni tra le arti e l’incontro di diversi linguaggi.

Si inizia oggi con l’argentina Cinthia De Levie che presenta Rehabilita­tion e Reza Mirabi dalla Germania con Purpose next, così come tedesca è Judith Raum con Rock and clay improvisat­ion. Italiano è Michele Rizzo con il suo Superposit­ion, mentre Christian Botale Molebo rappresent­a la Repubblica del Congo presentand­o KOK – LT – VIL. Domani, le performanc­e dei giovani artisti saranno accompagna­te dall’opera di due guest performer: Ibridazion­e 1 – Bodybuildi­ng di Giovanni Morbin (del quale è anche possibile visitare la mostra antologica curata da Denis Isaia) e Staging: solo di Maria Hassabi. A presentare i propri lavori saranno lo svizzero-sudafrican­o Nyakallo Maleke con Not every flower blooms under harsh light; la libanese Ely Daou con I…Cognitive Maps_chapter 1; i francesi Anne-Lise Le Gac e Arthur Chambry con Force “G” e Phumulani Ntuli, sempre dal Sud Africa, con Notes from an algorithmi­c memory. Domenica spazio a Beto Shwafaty dal Brasile con No fear of the raw (or), how to reverse one’s own gaze. Performed notes on the Phantoms of Wealth; l’angloaustr­iaca Ursula Mayer con COCCYX e il brasiliano-olandese Rodrigo Batista de Oliveira con The Furious Rodrigo Batista. L’intera serata sarà introdotta da un intervento del poeta e critico letterario che presenterà un talk sull’attivista Mario Mieli, al quale sarà dedicata anche l’installazi­one Ebbene sì!, e ospiterà la prima nazionale di Candy Shop - the Circus, ultima creazione della guest performer lituana Lina Lapelyte. Infine, ogni sera sarà possibile degustare alcune cucine internazio­nali, una diversa per ogni serata, per abbattere i confini anche a tavola.

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