Festival e Fugatti, Laterza attacca «Sopravvissuti anche al fascismo»
L’editore difende Boeri: «Economista stimato nel mondo»
Laterza replica a Fugatti: «La casa editrice esiste da più di un secolo e non si è mai fatta condizionare, né dal fascismo né dai partiti nel dopoguerra: non succederà nemmeno ora». L’editore, membro del Festival dell’economia risponde così al sottosegretario leghista alla sanità, e difende Boeri: «Economista stimato nel mondo».
TRENTO «La casa editrice Laterza esiste da più di un secolo e non si è mai fatta condizionare, né dal fascismo né dai partiti nel dopoguerra: non succederà nemmeno adesso». Risponde così Giuseppe Laterza — membro del comitato editoriale del Festival dell’economia nonché uno dei suoi fondatori — alle affermazioni di Maurizio Fugatti sul presidente dell’Inps e direttore scientifico della kermesse dello scoiattolo Tito Boeri: per il sottosegretario leghista alla sanità «se il direttore
Le conseguenze
Il deputato ha quindi osservato che il Festival dell’economia avrebbe perso credibilità
scientifico fa politica, il Festival dell’economia rischia di non essere più credibile»
(Corriere del Trentino di ieri). Dichiarazioni che Boeri, da noi sentito, preferisce non commentare.
Lo scontro che si sta consumando fra il governo gialloverde e il presidente dell’Inps, dunque, potrebbe avere ripercussioni anche in Trentino e su una delle sue manifestazioni più importanti, che attira nel capoluogo migliaia di persone ogni anno. Se Boeri fa politica e il Festival rischia di perdere credibilità, il direttore scientifico non dovrebbe più ricoprire tale posizione per Fugatti. «E lo dico a prescindere da una mia candidatura in Provincia» aveva aggiunto il sottosegretario della Lega. Secondo Laterza, a tali esternazioni risponde «l’evidenza dei fatti»: «Al Festival dell’economia hanno partecipato i migliori economisti americani, cinesi, europei, premi Nobel e l’hanno fatto perché riconoscono nella manifestazione e in Boeri, che io ritengo uno degli economisti italiani più stimati nel mondo, un’autorità scientifica — osserva l’editore — Se le cose stessero come dice Fugatti, tutto questo, in tredici anni di Festival, non sarebbe avvenuto».
Non è tutto. Secondo Laterza «la cosa straordinaria è che ciò è riconosciuto dal popolo trentino in primis, senza il quale il Festival non avrebbe avuto il successo di cui gode, e da tutti gli italiani che a decine di migliaia vi partecipano». E i motivi per i quali i visitatori riempiono Trento a frotte e affollano gli incontri della kermesse arancione, a detta del numero uno della casa editrice fondata a Bari 117 anni fa, sono almeno quattro: autonomia di pensiero, qualità scientifica, libertà e pluralismo.
Queste le caratteristiche intrinseche al Festival che i suoi spettatori vi riconoscono. «Non ci siamo fatti e non ci faremo condizionare da nessuno, lo dico a nome della casa editrice che guido, indipendentemente da Fugatti. Laterza esiste da più di un secolo e non si è mai fatta condizionare, né dal fascismo né dai partiti nel dopoguerra: non succederà nemmeno adesso. Io per primo non potrei contribuire all’organizzazione del Festival se non a queste condizioni».
Particolarmente importante, infine, lo sguardo plurale: «Il Festival ha sempre dato spazio all’opinione di tutti — conclude Laterza — quest’anno, ad esempio, si è discusso di reddito di cittadinanza e riforma Fornero ed è stata ascoltata l’opinione di persone che la pensano in modo opposto. Faccio un esempio su tutti: a dialogare con l’ex ministra del lavoro del governo Monti, avevamo invitato Alberto Brambilla, di cui oggi si parla come candidato ideale della Lega alla presidenza dell’Inps» al posto di Tito Boeri.
L’attacco
Il sottosegretario della Lega ha accusato il direttore scientifico di fare politica
L’editore In tredici anni, hanno partecipato alla manifestazi one molti premi Nobel e i migliori economisti americani, cinesi ed europei
All’ultima edizione, abbiamo invitato a discutere con Fornero Brambilla, del quale oggi si parla come il candidato della Lega per l’Inps