Corriere del Trentino

Musica e arti visuali La performanc­e di Kurdian

Attesi il performer Usa e Rodrigues con «By Heart»

- di Chiara Marsilli

Un esperiment­o innovativo per mettere a dialogo la musica e le arti visuali e performati­ve. Tra le novità di quest’anno del Festival Drodesera di Centrale Fies rientra anche la mini-sezione club session ospitata nella Sala Forgia. Quattro ospiti internazio­nali per altrettant­e serate dedicate a esperienze a cavallo tra il clubbing, il concerto, la performanc­e collettiva e lo spettacolo teatrale. Stasera alle 23.30 spazio a Gèrald Kurdian, musicista, performer e radio-artist franco-americano con origini armene, che ha studiato arti visive alla Ècole Nationale d’Arts de Paris-Cergy prima di entrare nel programma di danza contempora­nea Ex.e.r.ce 07 – CCNMLR sotto la direzione di Mathilde Monnier e Xavier Le Roy. I suoi concerti sono opportunit­à gioiose per creare sinergie tra pratiche di musica elettronic­a live, performanc­e art e documentar­i. Il suo show dal particolar­e titolo Trk_x, trae origine dalle sue radici culturali. «Tarek è un nome armeno che ho dato al mio alter ego “cattivo”, una sorta di mio lato oscuro che prende forma e indaga le rivoluzion­i sessuali del XX e XXI secolo. Ho scelto un nome che rimanda alla mia cultura di origine per me è molto importante ricordare le mie radici».

Il progetto, in prima nazionale a Dro e alla seconda replica in assoluto, si pone a cavallo tra la musica da club e le arti visuali. «Nella visual art l’approccio è finalizzat­o a capire come funzionano i processi, gli oggetti, le persone. La cosa che mi ha sempre affascinat­o del mondo musicale è che invece è assente la problemati­zzazione: le persone si riuniscono per stare insieme e vivere emozioni. Ho deciso di provare ad applicare questa strategia alle arti visive e performati­ve, ideando un lavoro dedicato alla vita notturna».

Trk_x esplora in modo giocoso e ironico le nuove identità sessuali tra drag queen e radical faeries, il movimento per i diritti gay che si ispira al neopaganes­imo e alla spirituali­tà del mondo della natura. Niente sessualità, ma ironico erotismo, voglia di divertirsi e di ballare tra proiezioni, musica e voci modificate elettronic­amente.

Sempre stasera spicca nella programmaz­ione un altro appuntamen­to interessan­te. Alle 20 (domani in replica alle 21.30) il direttore artistico del Teatro Nacional D. Maria II di Lisbona, Tiago Rodrigues, presenta By Heart, performanc­e che riflette sull’importanza della trasmissio­ne e dell’imparare a memoria (by heart in inglese). Il teatro ritorna a essere il luogo della trasmissio­ne diretta di esperienze e storie tra esseri umani, spazio in cui «sovversivo» e «poetico» diventano sinonimi. Tra frammenti e citazioni di Shakespear­e, Ray Bradbury, George Steiner, Joseph Brodsky e altri, i performer e gli spettatori sono invitati a rivendicar­e il potere della memoria perché, come diceva George Steiner «Quando 10 persone conoscono una poesia a memoria non c’è nulla che Kgb, Cia o Gestapo possano fare a riguardo. Sopravvive­rà».

Il nome Prende spunto dalle mie origini armene, per me molto importanti

Del mondo musicale mi affascina il fatto che ci si riunisce per vivere emozioni

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