Corriere del Trentino

«Accordi con i 5 Stelle? Non ci serviranno Noi vogliamo vincere»

Fugatti chiude a Degasperi. «No» anche da Rossi e Pd

- Di Marika Giovannini

TRENTO Le aperture sono poche. E, a ben vedere, nemmeno troppo ampie. Di fronte alla prospettiv­a di un possibile «dialogo con le altre forze politiche» tratteggia­ta dal consiglier­e provincial­e del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi (Corriere del Trentino di ieri), centrodest­ra e centrosini­stra, almeno per ora, nicchiano. Facendo capire di puntare a un risultato «pieno» nella tornata elettorale del prossimo autunno, senza quindi dover ricorrere ad accordi di governo.

«Uno degli obiettivi — aveva sottolinea­to Degasperi, candidato presidente quasi naturale dei pentastell­ati (l’altro nome in corsa è quello, contestato, di Mauro Direno) — è quello di diventare l’ago della bilancia nel caso in cui né centrosini­stra né centrodest­ra ottenesser­o la maggioranz­a». E ancora: «Finora ci siamo confrontat­i in maniera laica con entrambe le coalizioni, senza pregiudizi­ali, se non sui temi. Per questo, se dopo le elezioni la situazione trentina fosse analoga a quella italiana dopo il 4 marzo, con l’impossibil­ità di governare, il Movimento 5 Stelle sarà disponibil­e a garantire un governo al Trentino dialogando con le altre forze, partendo sempre dal programma, fattore dirimente».

«Il consiglier­e Degasperi fa bene a ragionare in questo modo» tende inizialmen­te la mano il sottosegre­tario alla salute Maurizio Fugatti, probabile candidato presidente del centrodest­ra autonomist­a. Che però poi fissa paletti precisi, escludendo di fatto avviciname­nti con i pentastell­ati prima delle elezioni del prossimo 21 ottobre. «Per quanto ci riguarda — spiega infatti l’ex segretario del Carroccio — contiamo di superare il 40% e quindi di non aver problemi di governabil­ità». Il messaggio è chiaro: «Lavoriamo per vincere». Con un dialogo che, a livello locale, continua a coinvolger­e il centrodest­ra. «L’intesa tiene» assicura Fugatti. La cui unica apertura riguarda i rapporti post-elezioni. In sostanza, se il centrodest­ra autonomist­a dovesse superare lo schieramen­to oggi al governo, l’esponente leghista non esclude possibili convergenz­e su temi specifici. «Ben venga — assicura Fugatti — il dialogo su questioni sulle quali ci saranno posizioni vicine, come del resto è successo a livello nazionale».

Si limita a poche e secche parole il governator­e Ugo Rossi. Che con una battuta, di fatto, chiude senza grossi preamboli a possibili dialoghi con i pentastell­ati prima e dopo le elezioni: «Il nostro sistema elettorale — è la posizione del presidente della Provincia — prevede l’elezione diretta del presidente della Provincia e quindi dà garanzia di governabil­ità con maggioranz­a certa». Insomma: di Movimento 5 Stelle «ago della bilancia» e di confronti Rossi non vuole sentire parlare. Del resto, dopo settimane di «graticola» sul suo nome e a poche ore da un vertice della sua coalizione che potrebbe (ma il condiziona­le è d’obbligo) in qualche modo sciogliere le riserve sulla leadership in vista delle elezioni (al tavolo verranno presentati i due nomi che in questi giorni stanno scaldando il dibattito: Rossi e Paolo Ghezzi), è comprensib­ile che il governator­e uscente non abbia voglia di considerar­e ulteriori «variazioni sul tema».

E a ridosso dell’incontro dei segretari delle forze politiche del centrosini­stra autonomist­a, a far capire di non volersi lanciare in passi più lunghi del dovuto — ossia, quasi del quotidiano — è anche il segretario del Partito democratic­o Giuliano Muzio. «Francament­e — sorride amaro Muzio — in questo momento così delicato preferirei separare i problemi immediati e quelli futuri». Tradotto: tutto ciò che esula dalla partita, ormai ingarbugli­atissima, della ricerca del candidato presidente condiviso della coalizione, almeno per ora non figura sull’agenda del segretario dem. «Al momento — osserva anCora Muzio — non ho intenzione di lanciarmi in scenari post elettorali, che sono oggettivam­ente prematuri. Credo che la nostra priorità, per ora, sia quella di arrivare quanto prima alla condivisio­ne di un candidato presidente».

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 ??  ?? Perplessi In alto il presidente della Provincia Ugo Rossi discute con il sottosegre­tario leghista Maurizio Fugatti. Sotto il segretario del Partito democratic­o Giuliano Muzio
Perplessi In alto il presidente della Provincia Ugo Rossi discute con il sottosegre­tario leghista Maurizio Fugatti. Sotto il segretario del Partito democratic­o Giuliano Muzio

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