Gli Schützen trentini cauti «Unico documento Ue»
BOLZANO Il tema doppio passaporto continua a fare discutere. Alessandro Huber, segretario del Pd altoatesino, teme che l’insistenza del governo di Vienna possa rientrare in «una linea chiara per mettere in imbarazzo la Provincia di Bolzano».
Il riferimento alle elezioni provinciali di ottobre è inevitabile; in tempi in cui spira forte il vento nazionalista e patriottico, proposte come quelle del governo Kurz possono destabilizzare qualsiasi elettorato, anche quello più solido.
«L’atteggiamento di Kurz è una ingerenza nella politica italiana e sudtirolese — denuncia Huber — È presidente di turno dell’Unione Europea e la sua proposta era davvero inopportuna. Se già era inopportuno prima, ora che ha la presidenza europea è ulteriormente inopportuno. La proposta di Kurz non ha diritto di cittadinanza nell’Europa del futuro».
Alessandro Huber si sofferma anche su quella che è la posizione intricata della Stella Alpina: «Questa proposta mette in crisi soprattutto la Svp, divisa tra favorevoli e meno favorevoli –:osserva il segretario Pd — Non vorrei fosse una operazione per destabilizzare la Svp a qualche mese dalle elezioni. Se l’Austria non vuole condizionare il voto, la smetta con queste azioni unilaterali». Il segretario Pd non manca poi di lanciare stoccate agli avversari della Lega, rei di intervenire su ogni questione ma non su questa: «La Lega a livello nazionale non ha detto nulla — precisa Huber — Salvini interviene su tutto ma non su questo. La nostra politica invece è basata sulla sempre maggiore convivenza tra gruppi, scuole mistilingue. La questione della nazionalità deve andare nella direzione di un europeismo sempre più spiccace. Io lavoro per costruire gli Stati Uniti d’Europa. Il doppio passaporto è una cosa superata, un giochino che fa male e che alla popolazione non interessa».
Anche tra i tirolesi della provincia di Trento, si ragione in termini di un unico passaporto europeo.
Che sia l’unica strada, ne è convinto anche Enzo Cestari, presidente degli Schützen trentini: «Personalmente chiederei la doppia cittadinanza a tutti gli stati dell’Unione — spiega Cestari Esorterei tutti i 450 milioni di abitanti dell’Unione ad avere i passaporti di ogni Stato, così quando giriamo con più di venticinque passaporti in tasca magari i nostri governanti iniziano a pensare a un unico passaporto europeo».
Il presidente ci tiene però a sottolineare che, più che italiani o austriaci, gli Schützen trentini si sentono tirolesi e se la proposta del governo Kurz si dovesse concretizzare, allora non bisognerebbe dimenticarsi di loro: «Non voglio creare contrapposizioni con lo Stato italiano — ci tiene a precisare Cestari — È giusto però ricordare che sessantamila trentini sono partiti con la divisa austroungarica per difendere quella che allora era la loro patria. Di questi, tredicimila non sono più tornati. Sarebbe giusto un riconoscimento anche per i trentini che ritengono giusto averlo».
Niente ritorno al passato però. Per i trentini il doppio passaporto avrebbe solamente un significato simbolico: «È semplicemente un riconoscimento per chi nella prima guerra mondiale ha dato la vita per difendere quella che oggi è l’Austria — appunta il presidente degli Schützen del Welschtirol — Sarebbe un riconoscimento morale per i discendenti. Noi ci sentiamo tirolesi, apparteniamo al vecchio stato, alla vecchia terra tirolese al di sopra di tutti i confini nazionali. Per noi è una questione di cuore».
Il presidente è consapevole che questa proposta nasce da un sentimento mai sopito di chi, all’indomani della prima guerra mondiale, si è sentito strappato dalla patria. Un sentimento di rivalsa verso lo stato italiano, che sta però rischiando di mettere in crisi tutta una serie di rapporti e accordi consolidati negli anni dai due paesi.
«Può essere magari un passo per facilitare la strada verso il passaporto europeo — spera Cestari — L’annessione all’Italia del Trentino e del Sudtirol si supera solo con l’Unione europea».
Huber (Pd) «L’atteggiamento di Kurz è un’ingerenza nella politica italiana e sudtirolese»