Corriere del Trentino

Forse il vento ha tradito il base jumper

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Si chiamava Reginaldo Gomes de Silva junior il base jumper di 25 anni, brasiliano, che mercoledì sera ha perso la vita gettandosi dal monte Brento. La vittima aveva scelto di provare la discesa da un’uscita del monte che si trova in corrispond­enza della «Via della Vergine». Una morte che è avvenuta in solitudine. Nessuno infatti si è accorto dell’accaduto, se non un’ora dopo quando alcuni alpinisti si sono resi conto della presenza di una vela ancora spiegata a terra. Il 25enne si sarebbe gettato pochi minuti dopo le 20 di mercoledì, ma gli alpinisti sono passati in quella zona quasi un’ora dopo. Nonostante sia partito immediatam­ente l’allarme, all’arrivo degli uomini dell’emergenza il 25enne era già privo di vita. L’atleta era salito in cima poco prima con un pulmino. Con lui c’erano anche altri base jumper che, sentiti dopo la tragedia, hanno raccontato che il giovane non aveva parlato con nessuno dell’esperienza che stava per provare. Si era limitato, prima di indossare la sua tuta, a salutare tutti gli altri.

Le ragioni dell’incidente mortale sono ancora al vaglio dei carabinier­i di Riva che stanno cercando di capire le esatte dinamiche dell’incidente. Alla base dell’accaduto potrebbe esserci un errore di valutazion­e sulle direzioni del vento. Sul Brento si registrano ogni anno diversi morti nella pratica di questo sport estremo.

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