PIAZZA MOSTRA E L’EX QUESTURA UNA PARTITA DA RISOLVERE
L’appello di Italia Nostra con le osservazioni fatte sulla «riqualificazione» sono da condividere soprattutto per il mancato coinvolgimento della popolazione su argomenti importanti come il restyling urbano in città in particolare per piazza della Mostra. Il coinvolgimento della popolazione è stato rivolto a pochi cittadini privilegiati, non tenendo conto e in giusta considerazione i cittadini residenti delle aree adiacenti del centro storico che in un passato recente avevamo mostrato l’interesse a collaborare per cercare di rendere più vivibile la piazza.
A seguito dell’estensione della ztl anche per piazza della Mostra, la Circoscrizione centro storico e Piedicastello nel marzo del 2015 aveva approvato la proposta di far valutare la fattibilità di realizzare un parcheggio pertinenziale in piazza della Mostra. Successivamente la richiesta è stata avanzata all’amministrazione dal comitato interessato alla realizzazione del parcheggio pertinenziale che aveva raccolto oltre 40 adesioni. Nel corso dell’assemblea pubblica tenuta nel novembre 2015 si erano affrontati gli aspetti di massima del progetto che prevedeva di realizzare il parcheggio nelle vicinanze dell’ex Questura. L’assemblea aveva chiesto all’amministrazione la possibilità di utilizzare una parte del sotto suolo della piazza della Mostra nelle vicinanze dell’ex Questura, per realizzare un parcheggio pertinenziale per i residenti. Si era deciso di avanzare la richiesta anche se l’area risulta essere molto estesa e il sottosuolo in alcuni punti presenta molte difficoltà per essere utilizzato completamente, inoltre sembrava che non fosse ancora tramontata l’ipotesi di interramento di via dei Ventuno. Le osservazioni di Italia Nostra sono da appoggiare perché affrontano tutti gli aspetti e le problematiche di piazza Mostra, tengono conto dei reali bisogni dei residenti delle aree adiacenti e quindi ben venga un confronto aperto al pubblico.
Caro Daldon,
quella di piazza Mostra è una vicenda che si trascina da diversi anni. Al netto delle questioni di ripensamento architettonico dell’area, alle quali il Corriere del Trentino ha dato ampio spazio, ci sono anche gli aspetti sociali. Gli esercenti del posto hanno lamentato a più riprese la situazione di scarsa attenzione di una piazza che è rimasta periferica rispetto al centro storico nonostante ne sia un tassello suggestivo. Non è, insomma, una piazza vissuta, socialmente attiva e il contesto di librerie, luoghi d’incontro e attività ne risente. Aggiungo che l’ex Questura, pertinenza del castello del Buonconsiglio visto che erano le sue scuderie, ormai da anni è in stato di abbandono. Si era pensato di realizzare il polo archivistico, uno spazio che avrebbe dialogato con il Buonconsiglio, ma poi il progetto è abortito. Si attendono risposte, possibilmente celeri.