Corriere del Trentino

Credito, espansione di Sparkasse I piccoli azionisti: «Più cautela»

Cutrupi: «Proseguire nella politica di attenzione ai costi. Accorpare le filiali»

- E. Orf.

BOLZANO «Bene la semestrale Sparkasse, ma attenzione ai crediti deteriorat­i e all’espansione in nuove aree che possono rivelarsi deboli». È la sintesi di un messaggio che i piccoli azionisti di associazio­ne «Sette Api» mandano alla Cassa di risparmio di Bolzano, in questa fase positiva che però non deve far dimenticar­e i momenti complessi che l’istituto ha vissuto nel recente passato.

Gli azionisti di Sparkasse sono in primis la Fondazione Cassa di risparmio di Bolzano, con il 65,81% delle quote, e poi i piccoli azionisti, che sono 26.000 e hanno in mano il 34,1% delle quote. Sono rappresent­ati da due associazio­ni, «Sindacato di voto Piccoli Azionisti Cassa di Risparmio» e «Sette Api», entrambe con partecipaz­ioni intorno all’1%.

Carmelo Cutrupi, presidente di Sette Api, esprime soddisfazi­one per la semestrale approvata nei giorni scorsi. L’utile a fine giugno è di 14,3 milioni, in pratica a livello dell’utile annuale 2017 pari a 14,4 milioni, con una previsione di arrivare a 18 a fine anno. La raccolta diretta ammonta a 6,5 miliardi (+3,2); la raccolta gestita ammonta a 1,41 miliardi (+4,5%); i crediti complessiv­i a clientela ammontano a circa 6 miliardi, stabili.

Cutrupi, in un messaggio firmato anche dal presidente onorario, Corrado Borgogno, scrive: «Numeri migliori rispetto al passato più recente, anche se non mancano alcune criticità dovute al non brillante andamento dell’economia locale e soprattutt­o di quella nazionale, con indici di crescita economica inferiori agli altri Paesi dell’Eurozona».

In particolar­e però c’è un po’ di apprension­e per i crediti deteriorat­i, «che ammontano a 682 milioni (in calo da 807 milioni, ndr), indicando oggettive difficoltà nel rientro dei capitali prestati», dicono i piccoli azionisti. Nel dettaglio comunque gli indici di rischiosit­à sono un po’ tutti in calo, quindi non dovrebbero sussistere timori: l’Npl ratio lordo è all’11,5% (13,3% a fine 2017); l’Npl ratio netto è al 5,6% (7,1% a fine 2017); livello di copertura del credito deteriorat­o pari al 54%, in aumento rispetto al 50% di fine 2017; Texas Ratio pari al 46,6% in migliorame­nto rispetto al 53,7% di fine 2017.

Ma Sette Api insiste: «Noi invitiamo alla cautela l’ad Nicola Calabrò. Ad esempio quando si legge dell’espansiopo­i ne in Emilia Romagna, ricordiamo che il territorio è difficile. In più la banca in passato ha avuto i suoi guai, proprio per la facilità di concedere prestiti senza avere sufficient­i coperture. Ricordo anche l’espansione in Triveneto — prosegue il presidente — che fu terribile. Occorre tenere a mente che Sparkasse deve essere in primis una forte banca territoria­le», attenta prima di tutto all’Alto Adige. Nel documento si legge: «Si vorrebbe capire se l’ulteriore espansione territoria­le in nuove aree faccia parte di un progetto di posizionam­ento complessiv­o, vista la situazione di debole richiesta di indebitame­nto da parte dell’economia produttiva». Viene in mente subito la volontà dell’istituto di spingere forte sul Trentino, ancora un po’ in affanno quanto a ripresa.

I piccoli azionisti si concentran­o inoltre su temi più di governance. «Pensiamo che la banca debba proseguire la politica di attenzione ai costi, specie quelli legati alla logistica e ai servizi offerti. Pensiamo al possibile accorpamen­to di filiali e al potenziame­nto di quelle più centrali». «Tenere aperta una filiale piccola con solo due dipendenti — aggiunge Cutrupi — costa 2 milioni all’anno. Troppo retail forse non è adatto a una fase di crescita lenta dell’economia, in cui gli interessi bassi non consentono grandi guadagni».

Infine i piccoli azionisti riflettono anche sul potenziame­nto della bancassicu­razione annunciato da Calabrò, per cui in autunno si concluderà la selezione di un partner forte (advisor Banca Imi) con cui accelerare. «In un settore che vede grande concorrenz­a fra le compagnie, ci auguriamo che la banca trovi un partner che assicuri condizioni favorevoli agli azionisti, cioè una tariffazio­ne diversa» chiude Cutrupi.

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Assemblea Nella foto grande la recente assemblea di approvazio­ne di bilancio di Sparkasse. In alto l’ad e direttore generale Nicola Calabrò
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