Corriere del Trentino

«Nel mio ultimo album solista rifletto molto su questo momento storico»

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Il cantautora­to scuro e profondo di Grant Lee Phillips sarà protagonis­ta il 7 agosto a Malga Canvere (ore 12), in val di Fiemme. Il nome dell’ex leader dei Grant Lee Buffalo è uno dei colpi ad effetto di questa edizione dei Suoni delle Dolomiti, che da tempo non proponeva un profilo internazio­nale di tale levatura.

Dopo l’inizio col botto con Graham Nash ora tocca a un’esponente forse più di nicchia ma che di certo rappresent­a uno spaccato significat­ivo del rock alternativ­o americano a partire dalla prima decade degli anni ’90.

Grant Lee Phillips è in tour per presentare il suo ultimo album, Widdershin­s (2018), salutato dalla critica internazio­nale come uno dei suoi più ispirati lavori solisti. Una carriera iniziata nel 2000 con Ladies Love Oracle e che ha portato in dote nove dischi, in cui il cantante e polistrume­ntista nato a Stockton nel 1963 riversa tutta la passione per la musica di frontiera, toccando country, folk e rock declinato in più ramificazi­oni. E poi c’è una voce che lascia il segno, che ha fatto innamorare chi a metà degli anni Novanta è incappato in dischi come Fuzzy (1993), Mighty Joe Moon (1994), Copperopol­is (1996) e Jubilee (1998).

Grant Lee Phillips, la voce, nonché l’autore, di quasi tutta la totalità dei testi e delle musiche dei Grant Lee Buffalo, in un giorno di inizio agosto racconterà le sue storie ai duemila metri di quota di Malga Canvere, sul gruppo ViezzenaBo­cche della val di Fiemme. Ne abbiamo parlato con l’artista stesso, che il 2 agosto inizierà dal Teatro Bloser di Genova le cinque date del tour

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