Aut aut della Lega «Fugatti leader, subito il via libera»
Il Carroccio: «La scelta definitiva martedì»
La Lega trentina vuole chiudere in fretta la partita delle elezioni provinciali. Per poter presentare con tutti gli onori il suo «alfiere», Maurizio Fugatti, come candidato presidente del centrodestra durante la festa con Salvini il 25 agosto a Pinzolo. L’ultima data per l’incontro con gli alleati di martedì.
TRENTO La Lega trentina vuole chiudere in fretta la partita delle provinciali. Per poter presentare con tutti gli onori il suo «alfiere», Maurizio Fugatti, come candidato presidente del centrodestra durante la festa con Salvini il 25 agosto a Pinzolo. Ma c’è un secondo motivo.
Inizia a serpeggiare una certa preoccupazione — o disagio, che dir si voglia — verso l’apertura alla mediazione giudicata da alcuni eccessiva di Mirko Bisesti, il giovane segretario che si sta spendendo per una coalizione il più possibile unita, larga e vincente. L’ultima data a disposizione è l’incontro con gli alleati di martedì. Andare oltre significherebbe dilapidare il vantaggio percepito sul centrosinistra, far apparire la coalizione litigiosa come quella rivale e logorare ulteriormente il nome di Fugatti. È quanto vanno dicendo alcuni esponenti di centrodestra, trovando a quanto pare l’assenso di diversi leghisti doc. Al primo insieme vengono attribuiti Claudio Cia di Agire e Giacomo Bezzi, per il quale, in rotta con Michaela Biancofiore di Forza Italia, si parla di un posto nella lista «del presidente» in appoggio a Fugatti. Nel secondo figurerebbero Alessandro Savoi, Roberto Pancher, Erminio Boso, Gianni Festini Brosa. Il presidente del partito Savoi nega divergenze, ma sprona il segretario. «L’ho detto a Mirko: noi andiamo, siamo decisi, Salvini è d’accordo e ha detto che a fine mese si chiude. Basta aspettare, non si può arrivare a ferragosto. O martedì firmano tutti oppure andiamo per conto nostro, con chi ci sta». I più convinti su Fugatti contano su Agire, Associazione Fassa, Fratelli d’Italia con De Bertoldi (mentre Marika Poletti non sarebbe così certa sul sottosegretario) e sugli Autonomisti popolari di Kaswalder. Sperano di ridurre a miti consigli Biancofiore, che propone Elena Testor. Quanto a Progetto Trentino, a Geremia Gios e Rodolfo Borga, per non parlare dei civici di Valduga, per Savoi dovranno adeguarsi, se vogliono. «Niente civici, democristiani, i trentini hanno già deciso e Fugatti è l’uomo giusto per vincere». Si va definendo intanto la lista del Carroccio. Dopo Bisesti, al primo posto, e Savoi si profila la terza posizione per Mara Dalzocchio. Spazio anche a Martina Loss, Alessia Ambrosi, Monica Ceccato, ai consiglieri comunali di Trento, fra cui Devid Moranduzzo, e «ai 20 segretari di sezione», dice Savoi, da Denis Paoli in Rotaliana a Pierluigi Ghezzi della Paganella. Non c’è Sergio Divina. «Ha fatto il suo tempo», conclude.
Intanto Bisesti replica alle dichiarazioni del presidente delle Acli Luca Oliver (Corriere del Trentino di ieri) che sulla questione immigrazione ha dichiarato: «Se la Lega vuole replicare qui gli slogan lanciati a livello nazionale, noi non ci stiamo. Quello dell’immigrazione è un tema tutt’altro che mediatico». Il giovane segretario afferma di accettare le critiche ma solo se «sono costruttive e basate sui fatti, mentre accusare Salvini di slogan è politica becera. Il ministro dell’Interno sta ponendo rimedio alla gestione fallimentare dell’immigrazione da parte del centrosinistra in questi anni. Se il presidente delle Acli — continua Bisesti — vuole l’etichetta di buonista faccia pure, noi vogliamo aiutare concretamente le persone in difficoltà, e in Trentino ne ho conosciute tante, andando contro quel modello». Sul rischio che la Lega possa trovare anche in Trentino una manifesta avversione da parte del mondo cattolico — si veda ad esempio la recente copertina di Famiglia Cristiana con quel «Vade retro Salvini» — Bisesti replica: «Quella copertina è aberrante e comunque l’avversione sta arrivando solo da una parte del mondo cattolico, quella più istituzionalizzata e notoriamente avversa al cambiamento. Molti esponenti cattolici che conosco sono felici dell’operato di Salvini e Fontana».
In attesa di chiudere su Fugatti la Lega trentina dovrebbe presentare il proprio programma intorno al 10 agosto.