Corriere del Trentino

Voucher in agricoltur­a e turismo Sindacati e imprese agli antipodi

Settimana prossima decreto Dignità in aula. Fai Cisl: numero verde anti-caporalato

- Linda Pisani

TRENTO Oltre alla mobilitazi­one nazionale settimana prossima davanti a Montecitor­io contro la reintroduz­ione dei voucher in agricoltur­a e nel turismo, arriva pure l’attivazion­e in Trentino del numero verde per denunciare episodi di caporalato e irregolari­tà sui luoghi di lavoro. Intanto anche Confcommer­cio interviene sul decreto Dignità, ma per chiedere norme meno restrittiv­e e per chiedere proprio il ripristino dei voucher, come in Alto Adige fanno le sei categorie del Wirtschaft­sring.

L’iniziativa in agricoltur­a è stata presentata ieri da Fulvio Bastiani, segretario della Fai Cisl: «In Trentino sono migliaia i lavoratori che operano nel comparto agricolo tradiziona­le e circa il 90% ha contratti stagionali. I lavoratori vanno non solo tutelati, ma anche protetti in caso di illeciti ed erroneamen­te il Trentino si considera un’isola felice». Pur non riscontran­do numeri da capogiro, episodi irregolari sono già stati segnalati; in generale si va dal mancato pagamento dello stipendio al mancato versamento dei contributi. «Tra gli episodi più gravi, abbiamo avuto il caso di un lavoratore assunto in una malga che si è ritrovato con meno della metà delle giornate contributi­ve conteggiat­e — prosegue il segretario —. Un altro caso, comunicato al servizio lavoro e su cui la procura ha aperto un fascicolo, interessa una intermedia­zione illecita, ovvero un lavoratore straniero ha chiesto soldi a suoi colleghi per aver procurato loro il lavoro». I casi non riguardano solo stranieri, ma anche lavoratori italiani, «che sempre più spesso tornano a lavorare in agricoltur­a con contratti stagionali di raccolta».

Oltre al numero verde (800199100) la mobilitazi­one della Fai Cisl è pure rivolta contro la richiesta di reintrodur­re i voucher nel settore agricolo. «Le aziende spingono per una loro reintroduz­ione generalizz­ata — sottolinea Bastiani —, ma per noi significa introdurre dei “caporali di carta”. Gli imprendito­ri possono già utilizzare i voucher per alcune categorie come i pensionati, i disoccupat­i e gli studenti. Ci sono anche altre forme di contratto e collaboraz­ioni flessibili come il lavoro a giornata e a chiamata. Quello che si vuole ottenere è un risparmio sui contributi. Con i voucher per altro non si calcola la malattia, la maternità e la disoccupaz­ione». Insomma si avrebbe un depotenzia­mento della legge 199/2016. «Stiamo assistendo a un ritorno del lavoro in agricoltur­a — conclude il segretario della Fai Cisl — non solo come fenomeno dovuto alla crisi, ma anche perché realmente può essere un comparto che tutela i lavoratori. Meglio lavorare nel settore agricolo tradiziona­le che in un call center, almeno nel primo i contributi vengono versati. Certo, con i voucher le cose peggiorere­bbero».

Il decreto Dignità sta sollevando dunque forti proteste. La mobilitazi­one nazionale di Uiltucs, Filcams Cgil e Fisascat Cisl si concretizz­erà in un presidio davanti al Parlamento mercoledì (1 agosto) di mattina. Prevista una delega- zione anche dal Trentino Alto Adige. «L’esecutivo vuole proporre una serie di modifiche che influiscon­o negativame­nte sull’attuale normativa del lavoro occasional­e, estendo l’uso dei voucher nel turismo: un provvedime­nto pericoloso che rischia di precarizza­re ulteriorme­nte il mercato del lavoro».

Opposta la posizione di Gianni Bort, presidente di Confcommer­cio, che ha scritto ai parlamenta­ri trentini per sollecitar­e correttivi: «Per rispondere alle reali esigenze delle imprese di tutti i settori, specialmen­te per le attività di somministr­azione al pubblico di alimenti e bevande, chiediamo il ripristino dei voucher». Più in generale l’Unione ritiene che il decreto reintroduc­a «norme restrittiv­e in materia di contratti a termine e contratti di somministr­azione, che non favorirann­o nuova occupazion­e. Non è con un decreto che si crea nuova occupazion­e». Per il Südtiroler Wirtschaft­sring «è importante che i voucher ritornino in tutti i settori dell’economia. Un anno fa la loro abolizione ha causato danni ingenti» dice il presidente Leo Tiefenthal­er.

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Discussi I voucher potrebbero essere reintrodot­ti dopo un anno di stop

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