«Supercontinent 2» Con Gehmacher e Vanhee Due prime nazionali
Prosegue fino alla fine, intenso, Supercontinent 2 - la 38esima edizione del festival delle arti contemporanee Drodesera con la prima nazionale di My shapes, your words, their grey di Philipp Gehmacher, alle 19. Sin dalla sua prima messa in scena nel 2013, l’opera, una performance e una mostra, è stata presentata in scatole nere teatrali, studi d’artista, cubi bianchi dei musei di arte moderna e contemporanea così come gallerie civiche. Philipp Gehmacher vive a Vienna e lavora a livello internazionale. Coreografo, ballerino e studente presso l’Università delle Arti Applicate di Vienna, programma «Scultura e spazio»; le sue opere sul gesto, lo spazio e il contatto sono state presentate in numerosi festival e luoghi in tutto il mondo.
Un’altra proposta internazionale arriva con un’altra prima nazionale, quella di Unforetold, alle 20.15, concept e regia Sarah Vanhee, pièce creata in collaborazione con il centro d’arte Campo innovativo e importante centro di produzione Belga, vede sette bambini, sette piccoli esseri silenziosi, “sensibili a ciò che non è stato predetto”. una pièce creata in collaborazione con il centro d’arte Campo innovativo e importante centro di produzione Belga, che vede sette bambini, sette piccoli esseri silenziosi, «sensibili a ciò che non è stato predetto».
Ma protagonisti del festival sono anche la danza e il teatro italiani con il collettivo Sotterraneo - parte di Fies Factory – che mette in scena Overload
in Turbina 2: due repliche, ieri e oggi alle 22.30. Unica rappresentazione per Dewey Dell oggi alle 21.45 invece con il progetto I Am Within, un’opera nata con il sostegno del MiBACT e di SIAE nell’ambito dell’iniziativa «Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura». Ed è ancora visitabile in Galleria Trasformatori dal 25 al 28 luglio, dalle 19 alle 24, la mostra antologica Giovanni Morbin a cura di Denis Isaia (infoçcentralefies.it).