Opera universitaria Risparmi di cento euro
Assegnazioni riservate a chi ha redditi bassi e ai più meritevoli A disposizione 1.400 posti: in arrivo una struttura a Piedicastello
All’Opera universitaria sono disponibili 1400 posti letto che costano in media 100 euro in meno rispetto ai costi di mercato. Per avere accesso alla struttura servono però alcuni requisiti: reddito basso e provenire da località extra provincia. A Piedicastello, intanto, arriva una nuova struttura.
TRENTO Le soluzioni abitative messe a disposizione degli studenti iscritti all’Università degli studi di Trento hanno prezzi anche di 100 euro inferiori rispetto a quelli offerti da proprietari privati o agenzie immobiliari.
I destinatari, però, sono principalmente studenti provenienti da famiglie a basso reddito, studenti meritevoli o chi arriva nell’ateneo trentino per programmi di scambio internazionali. Un ulteriore filtro è quello geografico. Può richiedere un alloggio «chi viene da realtà extra provinciali», spiega il direttore dell’Opera universitaria, Paolo Fontana. Alcuni studenti di comuni trentini particolarmente distanti da Trento o Rovereto, i due fulcri della vita di ateneo, però, fanno eccezione: anche loro sono considerati infatti universitari fuori sede.
Tra studentati e appartamenti, ogni anno sono 1.400 i posti letto — 850 distribuiti in stanze singole e 540 in stanze doppie — messi a disposizione dall’Opera universitaria. Una stanza singola, con l’Opera universitaria, costa in media 220 euro al mese, quasi 100 euro in meno rispetto all’offerta dei privati; una doppia viene pagata dagli studenti 180 euro.
Essendo un ente per il diritto allo studio (vale a dire, facente capo alla Provincia), nelle assegnazioni l’Opera dà precedenza a coloro che hanno bisogno di agevolazioni per potersi trasferire a Trento per motivi di studio. L’assegnazione, però, avviene soltanto se l’interessato presenta richiesta attraverso il bando pubblicato a metà giugno, a cui segue, nei primi giorni di settembre, la graduatoria degli ammessi.
Uno studente matricola deve presentare la richiesta di idoneità dimostrando di avere una fascia Isee inferiore a quella stabilita come precondizione per avere il canone agevolato. La discriminante è quindi il reddito.
I requisiti diventano due negli anni successivi al primo: oltre al reddito, agli studenti iscritti da almeno un anno all’Università di Trento viene richiesto di dimostrare i progressi nella carriera accademica. Non sono richieste medie astronomiche, a onor del vero. Per essere considerati «meritevoli» occorre semplicemente aver raggiunto un certo numero, variabile di dipartimento di dipartimento, di crediti formativi. Ci sono poi posti letto che, se non assegnati a chi ha esigenze economiche, vengono affittati a prezzi parificati a quelli di mercato (330 euro per una stanza singola, 270 euro per una doppia).
Nei progetti dell’ateneo c’è l’ampliamento del servizio di alloggi agevolati. Nei progetti proposti dall’ateneo è incluso poi uno studentato con 200 posti letto a Piedicastello. Altri 130 letti verranno messi a disposizione dal mondo della cooperazione, in zona San Bartolomeo.
La necessità di nuovi posti da mettere a disposizione degli studenti dell’ateneo trentino risponde a una situazione precisa: quest’anno saranno dismesse infatti locazioni convenzionate con soggetti privati. Saranno dismesse anche altre strutture ritenute «critiche», perché difficilmente raggiungibili dagli studenti stessi: dal 31 agosto l’Opera chiuderà in questo senso la struttura esistente a Borino, mentre già l’anno scorso aveva dismesso gli alloggi di Vela.
Le eccezioni
Chi proviene da comuni trentini periferici viene considerato fuori sede