Centrodestra, sarà ballottaggio Fugatti-Gios
Vescovi dice no. Testor e Simoni si sfilano
Anche se non è stato cruciale il vertice nel centrodestra trentino ha ridotto il numero degli aspiranti a due, Maurizio Fugatti e Geremia Gios. «Con il passo indietro di Forza Italia e Progetto Trentino, queste sono le figure su cui convergono maggiore attenzione e sensibilità» dice Mirko Bisesti.
TRENTO Non è stato il vertice cruciale, ma si è tenuto. E ha fatto compiere un passo avanti importante al centrodestra trentino: i quattro candidati alla carica di presidente ufficialmente in campo alla vigilia sono stati ridotti a due, Maurizio Fugatti e Geremia Gios. «Con il passo indietro di Forza Italia e Progetto Trentino, queste sono le figure su cui convergono maggiore attenzione e sensibilità» spiega il segretario della Lega Mirko Bisesti. «Ora si tratta di fare un ragionamento politico e vedere se sia utile, come noi riteniamo, muoversi verso una direzione più territoriale» spiega Rodolfo Borga. «Non abbiamo fatto un passo indietro formale — chiosa Michaela Biancofiore — lo faremo in presenza di un nome che unisce tutti».
Alla fine, dunque, il vertice c’è stato. Nessun rinvio. I rappresentanti di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e delle civiche (assente solamente Claudio Cia) si sono incontrati e hanno sgombrato il campo da due dei nomi che si erano fatti nei giorni scorsi, ovvero quello di Elena Testor sostenuto da Forza Italia e quello di Marino Simoni, proposto da Progetto Trentino. Sul piatto era comparsa anche la candidatura di Ilaria Vescovi, che pare, tuttavia, non aver potuto dare la propria disponibilità per i numerosi impegni lavorativi. «Non è una questione di nomi, ma di merito — sottolinea Bisesti — si tratta di identificare il candidato capace di rappresentare il programma migliore per i trentini, il più vincente per l’appuntamento di ottobre». Per Civica Trentina quale sia la soluzione è noto da tempo: «Crediamo che la presenza significativa di una figura territoriale sia il presupposto non solo per vincere, ma anche per governare e oggi questa ipotesi sta prendendo piede — chiosa Rodolfo Borga — la Lega ha il suo peso, con lei bisogna ragionare e non imporre ed è quello che occorre fare ora da un punto di vista politico cercando di capire se nell’ottica di una possibile vittoria e di un necessario buon governo sia utile muoversi in direzione Gios. Noi, naturalmente, crediamo di sì».
Bisesti, dal canto suo, rimarca la sua volontà di «offrire il meglio possibile ai trentini»: «Poi è ovvio debba essere la volontà di tutti — sottolinea — chiudendo la partita della trattativa sul nome, cercando ognuno con le proprie diversità di andare avanti compatti e fare il meglio per convincere il Trentino della bontà del nostro progetto».
«Fare chiarezza e magari rimanere con solo due nomi» era l’auspicio della vigilia anche della coordinatrice regionale di Forza Italia: «È stata una grande soddisfazione vedere che al tavolo c’erano tutti e constatare la grande armonia nella coalizione — evidenzia Biancofiore — da quattro nomi siamo passati a due ma potrebbero esserci altre sorprese. Io devo confrontarmi coi vertici nazionali del partito e poi di nuovo con Lega e Fratelli d’Italia ma è chiaro che entro il fine settimana si dovrà decidere. Forza Italia starà con il nome che unisce il più possibile».
Fra venerdì e sabato la coalizione di centrodestra cercherà di riunirsi nuovamente, per chiudere in maniera definitiva. «Il passo avanti decisivo sarà fatto quando presenteremo il programma, per il quale abbiamo ottime idee» conclude Bisesti. La Lega sarà la prima a presentare il proprio la prossima settimana: «E si potranno capire già tante cose».
Bisesti
«Si tratta di identificare ora la persona per i trentini e il più vincente in vista d’ottobre»