Corriere del Trentino

Pd, assemblea «calda» Muzio: basta lacerazion­i E Ghezzi scuote i dem

- Giovannini

«Basta lacerazion­i: dobbiamo decidere, ma senza prove di forza». A poche ore dall’assemblea del Pd, in agenda questa sera, il segretario dem Giuliano Muzio si conferma ottimista sul dialogo nel partito e nella coalizione. Intanto Paolo Ghezzi ha scritto una lettera aperta all’assemblea dem: «Caro Pd, sei stato tu a contribuir­e alla mia comparsa sulla scena politica».

Il documento, ieri, è TRENTO passato sotto la lente di tutti i partiti del centrosini­stra autonomist­a. Con letture anche diametralm­ente opposte. «Questione di interpreta­zione» hanno ammesso i componenti della coalizione, che all’indomani del parlamenti­no dell’Upt (Corriere del Trentino di ieri) si sono trovati a dover «codificare» un testo — quello votato dall’Unione — che sembra aver offerto poche certezze e tante visioni diverse (alimentate — secondo i ben informati — anche da chiariment­i differenti diffusi dagli stessi esponenti del partito di via Lunelli). Lasciando quindi molte incognite aperte in vista dell’assemblea del Pd, convocata per questa sera.

«Sull’interpreta­zione autentica del documento dell’Upt ci sono varie scuole di pensiero» è la prima sferzata del segretario dem Giuliano Muzio, impegnato in queste ore non solo a chiarire con i vertici upitini i dubbi sui passaggi più chiacchier­ati (in particolar­e quelli legati a un rinnovamen­to della leadership) ma anche a trovare una quadra all’interno del suo partito. «Il testo dell’Upt — prosegue Muzio — ribadisce di fatto i concetti espressi da tempo. Ed è positivo l’invito alla compattezz­a della coalizione». Poi il secondo affondo: «Non mi sembra che contenga delle scelte nette. Del resto, nemmeno me le aspettavo». E il Pd? «Qualche scelta saremo chiamati a farla» rifronto». sponde il segretario, che nonostante tutto continua a proclamars­i ottimista: «Il tempo stringe e le convergenz­e arriverann­o. La volontà di trovarle c’è». Eppure l’assemblea di stasera tutto sarà meno che una passeggiat­a. Con la necessità di stringere sulla decisione del candidato presidente (i nomi in campo sono quelli di Ugo Rossi e di Paolo Ghezzi, senza escludere qualche possibile terza «via» interna ai dem). «Personalme­nte — mette in chiaro Muzio — non sono a favore delle conte. Questo non è un meccanismo tipo bussolotti. C’è un discorso di agibilità politica da portare avanti e in questo quadro le conte possono anche rivelarsi dannose: se poi mezzo partito non è motivato non si va da nessuna parte». L’imperativo è, di fatto, sempre lo stesso: «Bisogna evitare lacerazion­i e lasciare da parte gli egoismi. Non sono per le prove di forza: credo che la mediazione passi solo dal con- E a leggere nel documento upitino solo aspetti positivi è anche il Patt. «Mi sembra condivisib­ile, visto che rilancia l’unità della coalizione» taglia corto il segretario autonomist­a Franco Panizza. Che non legge riferiment­i al suo partito nell’invito dell’Upt a scegliere il presidente «senza ricatti». «Ricatti? Noi non li abbiamo mai fatti» osserva Panizza. «Sempliceme­nte — prosegue — abbiamo detto che c’è un presidente in carica, che ha lavorato bene. Quindi non c’è motivo di metterlo in discussion­e». Di più: «Rimuovere il presidente attuale vorrebbe dire di fatto sconfessar­e cinque anni di operato. Lo consideria­mo pericoloso». Panizza guarda quindi all’assemblea del Pd: «Dai dem mi aspetto che confermino l’intenzione di tenere unita la coalizione. Ricordo che lo stesso Pd ha anche sostenuto che Rossi è una garanzia per la tenuta del sistema. Ghezzi? Sposterebb­e a sinistra la barra. Mentre Tonini è un nome che finora al tavolo della coalizione non è mai uscito. Io, ripeto, sono per una soluzione garantita: le altre sono poco prudenti».

E sarà anche l’esito dell’assemblea di questa sera a definire l’agenda del centrosini­stra autonomist­a: il prossimo vertice verrà fissato solo dopo il passaggio di oggi.

Il segretario dem

«Sull’interpreta­zione autentica del testo dell’Unione ci sono visioni diverse» Franco Panizza

Non abbiamo mai ricattato nessuno: non si sconfessa un governo che ha fatto bene

L’autonomist­a «Bisogna puntare all’unità della coalizione: è pericoloso rinnovare tutto»

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La lettera Paolo Ghezzi ha scritto una lettera aperta ai democratic­i
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Sorridenti A sinistra il segretario dem Giuliano Muzio, a destra il segretario del Patt Franco Panizza durante un vertice di maggioranz­a

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