Sella, operatori allarmati «Affari crollati del 40%»
Riunione urgente. Finazzer: cartelli da rivedere
Affari a picco per albergatori ed esercenti della zona di passo Sella. La denuncia arriva da Osvaldo Finazzer, presidente del comitato per la salvaguardia dei passi dolomitici. «Abbiamo svolto insieme ad albergatori, negozianti e ristoratori del Passo, subito dopo il primo giorno di riduzione del traffico, una riunione per denunciare la crisi. Questa mattina (ieri, ndr) a Bolzano è stato convocato d’urgenza il tavolo di lavoro per analizzare questo allarme». Il calo del turismo ad oggi è oltre il 40%.
FASSA «La Provincia dichiara che la montagna va vissuta, non solo turisticamente, ma anche fisicamente. Però chi la deve vivere, se non chi ci abita e si vede portare via quel turismo estivo che la mantiene in vita?». Parole decise e dirette quelle usate da Osvaldo Finazzer, presidente del comitato per la salvaguardia dei passi dolomitici, in merito alla questione #DolomitesVives ed al traffico limitato, deciso dalle province autonome di Trento e Bolzano, dei Passi Sella e Gardena.
«Abbiamo svolto come comitato insieme ad albergatori, negozianti e ristoratori del Passo Sella, subito dopo il primo giorno di riduzione del traffico, una riunione per denunciare la crisi. Questa mattina a Bolzano, in merito a questa situazione, è stato convocato d’urgenza il tavolo di lavoro provinciale per analizzare questo allarme che noi abbiamo lanciato». Il calo del turismo segnalato ad oggi è oltre il 40% , e tenderà ad aumentare nel mese di agosto, ormai alle porte. «Inoltre — denuncia Finazzer —,sono danneggiate tutte le valli, anche grazie alla cattiva informazione a livello europeo».
È dei giorni scorsi, infatti, l’uscita di un articolo online inglese (www.teleghaph.co.uk) che denuncerebbe la chiusura delle Dolomiti e dei Passi per eccesso di turismo; quasi una fake news che, secondo il comitato, contribuirebbe all’incremento della crisi turistica ed econori
Finazzer Riunione urgente con gli operatori per denunciare la crisi
mica dei rifugisti e esercenti dolomitici, in atto ormai da settimane. «I passi dolomitici sono aperti liberamente in realtà e non vi è eccesso di turismo, casomai la condizione è opposta, con una mancanza totale di turismo» ribadisce il presidente Finazzer con decisione. «Un’altra cosa è da notare — prosegue —. Lunedì scorso, in Gardena, sono stati tolti tutti i cartelli di limitazione al traffico veicolare su ruote in direzione del Passo Sella; mentre in provincia di Trento sono tutti sventolati al pubblico. Questo denota tre cose: mancanza di coordinamento, mancanza di comunicazione ed intesa tra le due valli. Perché manca questa intesa e non c’è cooperazione? Perché sicuramente a Trento non sanno cosa fare e non ascoltano i locali».
Finazzer inoltre trova «indegna» la notizia che i passi dolomitici risulterebbero affollati. «È una bugia, quando mai vi è una coda davanti ai bar? Basti pensare che ieri mattina sono passati i fornito- per prendere gli ordini, e così ho domandato loro come andava. La risposta è stata ovvia quanto tragica: a giugno hanno lavorato bene e a luglio c’è stata una diminuzione drastica, anche in Badia».
La voce del Comitato per la Salvaguardia dei Passi Dolomitici non si fermerà qui, si farà più alta e decisa, soprattutto dopo il ricorso al Consiglio di Stato depositato nei giorni scorsi. «Noi chiediamo che i cartelli di limitazione del traffico e divieto di transito vengano eliminati, in quanto non hanno nessuna efficacia;
A giugno abbiamo lavorato bene, a luglio decrementi tragici
che non debba essere scritto “solo autorizzati”, ma semplicemente “il Passo Sella è raggiungibile con pass gratuito”. E per concludere, vogliamo che la Provincia si assuma le sue responsabilità e risponda del mancato guadagno degli esercenti del Sella».
Comunicazione errata Assurdo usare cartelli diversi sui due versanti La dicitura «Solo autorizzati» spaventa