Corriere del Trentino

«Basta con indecision­e e tatticismo»

Lettera di Ghezzi ai democratic­i: se resterete chiusi, il vento girerà altrove

- Ma. Gio.

«Comprendia­mo bene TRENTO il tuo travaglio ma c’è un limite all’indecision­e e al tatticismo. Il limite è la pazienza degli elettori di centrosini­stra. Che è esaurita». Va dritto Paolo Ghezzi. A poche ore dall’assemblea del Pd — che oggi affronterà la questione del candidato presidente della coalizione — il giornalist­a e «candidato del tavolo del cambiament­o» scrive una lettera aperta ai dem, «così — dice il giornalist­a — ci spieghiamo un po’». «Ti scrive uno che è stato molto vicino a te» è l’inizio della lettera, nella quale Ghezzi racconta del suo allontanam­ento dal partito, «come per molti milioni che ti hanno abbandonat­o nelle urne». Per poi tornare sulla questione locale. «In questi mesi — scrive il giornalist­a — al tavolo della coalizione ti sei avvitato su te stesso, incapace di decidere con gli alleati, ma anche di dare un segnale forte». Ghezzi è deciso: «Sei stato tu, caro Pd, a contribuir­e alla mia comparsa. Io che fino a un mese fa ero del tutto estraneo alla politica. Se non ci fosse stata la tua paralisi, un nome come il mio non sarebbe mai venuto fuori».

E proprio dalla «creatura» creata dal Pd sono nate, osserva, «nuove speranze» in un popolo che invoca cambiament­o. «Questo popolo — precisa Ghezzi — non è divisivo ma chiede unità per vincere le elezioni, non è elitario perché rappresent­a tutta la società trentina, non è velleitari­o perché ha ancora speranza, non è avulso dai problemi quotidiani perché conosce la fatica del vivere». L’invito rivolto al Pd è chiaro: «Il vento si deve ascoltare. Anzi, come suggerisce una voce grande, puoi andare “a vedere il colore del vento”. Qualsiasi scelta farai, caro Pd, sappi che il vento farà il suo giro, mai contro l’alleanza democratic­a autonomist­a popolare, ma anche lontano da te, se tu resterai chiuso alla freschezza e al colore del vento».

Ma Ghezzi analizza anche il discusso documento dell’Upt. Per individuar­e sette punti «pienamente condivisib­ili, a cui potrei aggiungere la mia firma». Uno in particolar­e, il punto quattro, lo attira: «Un credibile messaggio politico rivolto al futuro». «È esattament­e quanto sta cercando di lanciare il movimento per il cambiament­o che mi sono trovato a rappresent­are. Su queste basi penso che una nuova alleanza democratic­a autonomist­a popolare per battere la Lega il 21 ottobre non possa prescinder­e dal ruolo e dall’impegno così chiarament­e riaffermat­i dagli eredi politici dell’innovativa esperienza della Margherita».

 ?? L’Adige, ?? Giornalist­a Paolo Ghezzi, ex direttore del quotidiano
è il candidato dei movimenti più a sinistra della coalizione
L’Adige, Giornalist­a Paolo Ghezzi, ex direttore del quotidiano è il candidato dei movimenti più a sinistra della coalizione

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