Piano antismog, A22 nel mirino
Ossidi d’azoto oltre i limiti, Theiner recepisce le proposte dei Comuni Stop orari ai diesel euro 3, ma solo a Bolzano. Lantschner: non basta
BOLZANO Blocchi ai vecchi diesel, ma solo nel capoluogo. La giunta provinciale di Bolzano ha approvato ieri il programma NO2 2018-2023 per la riduzione dell’inquinamento da biossido di azoto.
Il piano contiene le misure per contrastare le emissioni indicate dai Comuni di Bolzano, Merano e Laives in seguito alle riunioni tecniche convocate dall’assessore Richard Theiner. L’obiettivo è ridurre del 10% entro il 2020 o al massimo entro il 2023 le concentrazioni di biossido di azoto in relazione ai valori medi annuali registrati nel 2017. In questo modo si raggiungerebbe il rispetto del valore limite di NO2 imposti a livello europeo pari a 40 microgrammi al metro cubo (valore medio annuale).
Tale valore attualmente è oltre i limiti lungo l’autostrada del Brennero e sulle strade più trafficate di Bolzano. Su queste vie arriva infatti fino a 66 microgrammi al metro cubo. Ci sono margini di miglioramento anche per Laives (fino a 50 microgrammi al metro cubo), Merano e Bressanone, dove si registrano superamenti lievi.
Con il via libera della Provincia, ora la palla passa ai Comuni che dovranno mettere in pratica le azioni proposte.
Le misure contenute nel piano puntano soprattutto alla riduzione del traffico, dato che questo è il responsabile del 70% delle emissioni di ossidi di azoto.
Nel mirino c’è l’autostrada del Brennero. Si parla per esempio di interventi come l’introduzione di controlli della velocità e del limite di 90 km orari. Gli esperti hanno evidenziato infatti che una riduzione di 15 chilometri all’ora comporterebbe una riduzione di circa il 10% di NO2.
Per avviare questi interventi servono comunque ancora richieste e verifiche di fattibilità al ministero dei trasporti e all’Autobrennero. Tra le proposte avanzate dal comune di Bolzano riguardo all’Autostrada c’è anche l’idea di trasformarla in tangenziale gratuita nel tratto Bolzano Sud- Bolzano Nord, così da alleggerire il traffico cittadino in via Roma.
«L’approvazione del piano da parte della Provincia è un’ottima notizia — dichiara l’assessore all'ambiente e alla mobilità Maria Laura Lorenzini ora sappiamo esattamente quali sono i nostri compiti e possiamo agire meglio. Dobbiamo essere veloci, correre e non aspettare il 2023».
Tra i provvedimenti che hanno ricevuto l’ok c’è la possibilità, già prevista e annunciata dal Comune di Bolzano, di introdurre il divieto di circolazione per i diesel Euro 3, che però non può essere permanente ma solo limitato a certe fasce orarie: tra le 7 e ele 10 e tra le 16 e le 19. L’applicazione concreta, prevista a partire dal 2019, dovrà avvenire con ordinanza del sindaco.
Per il consigliere comunale dei Verdi Norbert Lantschner il provvedimento è troppo debole: «Di fronte ad un chiaro superamento dei limiti di legge, queste misure servono solo a far vedere che si sta facendo qualcosa, ma non sono assolutamente sufficienti. Bisogna bloccare gli euro 3, 4 e 5 e passare all’elettrico al più presto. Queste misure dimostrano che da una parte manca consapevolezza del pericolo che rappresentano queste emissioni, e dall’altra — attacca Lantschner — che non c’è coraggio da parte dell’ente pubblico. E poi — conclude il consigliere — Non possiamo farci ricattare». Lantschner si riferisce alla parte della proposta del comune che riguarda l’esenzione di categorie come artigiani e commercianti dalle limitazioni.
«Il piano elaborato dal Comune— spiega il direttore dell’Ufficio ambiente Renato Spazzini — prevede una riduzione graduale e sostenibile degli inquinanti, ma mostra un impegno chiaro. Si parte con gli euro 3, ma in previsione dopo c’è il blocco degli euro 4. Sei si blocca bisogna essere in grado di fornire alternative per il cittadino: ci stiamo lavorando con il progetto del tram e il potenziamento dei trasporti». Per gli altri comuni non sono previsti blocchi al traffico. «Fortunatamente a Laives la situazione è meno critica — commenta il sindaco Christian Bianchi— Riusciremo a raggiungere gli obiettivi senza bloccare categorie di auto». Tra le misure previste: l’introduzione della ztl a San Giacomo entro l’inizio della scuola, una migliore gestione del traffico in via Kennedy, dove verrà diminuita l’attesa ai semafori che genera smog in più.
Laives se la cava
A San Giacomo entro settembre una Ztl per limitare il traffico da Sud. «I blocchi non sono necessari»