Corriere del Trentino

DOPPIO PASSAPORTO Rispetto della storia

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Stimolato da numerose telefonate e messaggi di amici che chiedono una posizione degli Autonomist­i Popolari sul tema della doppia cittadinan­za anche alla luce del dibattito politico delle ultime settimane sul tema ecco alcune riflession­i. Siamo un movimento politico che al centro della sua attività pone la salvaguard­ia dell’Autonomia e la sua più compiuta realizzazi­one sia all’interno della Provincia, della Regione e dell’Euroregion­e. Tra i punti del nostro programma per la competizio­ne elettorale del prossimo 21 ottobre il tema della doppia cittadinan­za è uno dei più sentiti e condivisi. Le recenti polemiche non ci distraggon­o dalla visione che ci appartiene da sempre. Noi non siamo separatist­i né indipenden­tisti, siamo Autonomist­i e crediamo che in quest’ottica sia di tutta evidenza che alla base della questione doppia cittadinan­za sia la discrezion­ale volontà di uno Stato sovrano di concedere la propria cittadinan­za a persone di un altro Stato, altrettant­o sovrano. In alcuni casi lo Stato che concede la cittadinan­za a un cittadino di altro Stato comporta per costui la necessità di perdere la cittadinan­za nello Stato di provenienz­a; con la cittadinan­za multipla, nel caso dell’Austria questo non è necessario.

Proprio nella prospettiv­a regionale ed euroregion­ale è del tutto auspicabil­e che se l’Austria deciderà di concedere la cittadinan­za le ragioni di tale scelta non siano linguistic­he ma storiche; se infatti dovesse prevalere l’opzione delle origini comuni all’interno dell’impero Austrounga­rico sarebbe del tutto logico concedere simile privilegio a tutti i cittadini italiani che in un periodo storico potessero dimostrare di avere origini ad esempio austriache, tirolesi nel nostro caso, ma potrebbe anche riguardare la popolazion­e giuliana. E allo scopo di ristabilir­e un minimo di serenità e di calma, la base di adesione non potrebbe a quel punto essere linguistic­a o etnica, ma sempliceme­nte volontaris­tica e rigidament­e individual­e, come del tutto individual­e è, evidenteme­nte, il diritto di cittadinan­za.

Nessuna implicazio­ne etnica, indipenden­tista, separatist­a, con buona pace di chi scrive a sproposito frasi oltremodo ingiuriose e offensive, nella più totale mancanza di rispetto della storia e della cultura di una parte importante dei nostri cittadini, tirolesi di lingua italiana tedesca e ladina. Gli Autonomist­i Popolari si adopereran­no per portare il dibattito sul tema del doppio passaporto su questi livelli, rifuggendo in ogni modo la polemica strumental­e e l’aggression­e politica, tutelando però in ogni modo le ragioni storiche di un’appartenen­za che nessuno può cancellare, misconosce­re o peggio, travisare. Non ci presteremo però a guerre di religione o a campagne politiche di contrappos­izione convinti che la questione della doppia cittadinan­za sia un tema di civiltà e di crescita culturale, non un’arma di contrappos­izione né peggio uno strumento di separazion­e. Dario Chilovi,

portavoce Autonomist­i Popolari

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