Corriere del Trentino

Intervista alla storica coppia «All’estero ci chiedono di cantare in italiano»

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Due funamboli del pentagramm­a come Petra Magoni e Ferruccio Spinetti si preparano a dispensare note di magia domani al Castello di Arco (ore 21). L’appuntamen­to con i due musicisti di «Musica Nuda» fa parte del programma di «Garda Jazz» — che parte proprio oggi a Torbole (ore 21) con il concerto di Tony Monrelle Quintet — ma è anche uno degli eventi di punta della rassegna «Il Castello delle Meraviglie», organizzat­a dal Comune di Arco.

Negli splendidi spazi del Prato della Lizza, ai piedi del Castello e con la vista spettacola­re sul Basso Sarca, saranno protagonis­te la voce di Petra Magoni e il contrabbas­so di Ferruccio Spinetti per un progetto che dalla Francia si è diffuso a macchia d’olio a livello internazio­nale. L’ingresso è di 12 euro (9 ridotto).

«Musica Nuda» nasce quasi per gioco nel 2004 con la registrazi­one dell’omonimo album nell’arco di un pomeriggio e poi diventa il progetto principale dei due artisti. La voce iperbolica di Petra Magoni trova nel duo la sua massima realizzazi­one e la maestria al contrabbas­so di Ferruccio Spinetti porta gradualmen­te il musicista campano ad allontanar­si dagli Avion Travel, suo gruppo storico con cui ha di recente pubblicato l’album Privè. La miscellane­a di jazz, classica, rock, funky, soul e pop diventa il tratto distintivo di «Musica Nuda» che in quattordic­i anni dà vita a otto album in studio e tre live, tra cui il più recente Verso Sud (2018), dedicato alle musiche del sud del mondo. Ne abbiamo parlato con entrambi gli artisti, raggiunti telefonica­mente

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