Corriere del Trentino

Ladro espulso, cambia il nome e rientra in Italia

Passaporto vero, identità diversa: arrestato dalla polizia. «Incastrato» dalle impronte digitali

- D. R.

TRENTO I documenti erano in regola, almeno all’apparenza. Il passaporto non era stato contraffat­to, era valido a tutti gli effetti, solo il nome era diverso, ma i poliziotti non potevano saperlo. Solo l’esperienza e la profession­alità ha spinto gli agenti del reparto prevenzion­e crimine di Milano ad approfondi­re. Poi c’era quella patente sospetta, esibita dall’uomo all’atto dell’alt (in seguito risultata falsa), che li ha insospetti­ti.

L’uomo, di origini albanesi, che viaggiava su un’auto con targa italiana insieme ad altri due connaziona­li, è stato fermato mercoledì verso le 20 in via Marinai d’Italia. I poliziotti hanno controllat­o a fondo i documenti, ma la vera identità dell’uomo è spuntata solo quando è stato sottoposto alla verifica delle impronte digitali. Lo straniero non era certo un turista in vacanza, ma un ladro già condannato nel 2013 dal Tribunale di Lecco e poi espulso su ordine del Tribunale di sorveglian­za nel 2016. A fronte di una condanna inferiore a 2 anni (la pena inflitta era di 1 anno e 4 mesi) il giudice ha facoltà di ordinare il rimpatrio dello straniero anziché l’espiazione della pena. Così era stato fatto e l’albanese era tornato a casa. Aveva il divieto di rientrare in Italia per dieci anni, ma è tornato. Ha solo cambiato il nome sul passaporto. Basta pagare (200-300 euro) anche se spesso non è necessario perché in Albania c’è la possibilit­à di adottare il cognome della moglie e così cambiare nome diventa facile. Ed è tutto lecito. Così avrebbe fatto l’uomo, un sistema piuttosto diffuso, a quanto pare. L’uomo è stato arrestato per violazione della normativa in materia di immigrazio­ne e processato per direttissi­ma. È stato anche denunciato per falso. Ora è in carcere dove dovrà scontare anche la prima condanna.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy