Corriere del Trentino

Centrodest­ra, il leader è Fugatti

Presidente, la Lega accelera. Gios se ne va: polo con Valduga. Biancofior­e: metodo sbagliato

- Ferro

Il centrodest­ra ha scelto Maurizio Fugatti come candidato alle prossime elezioni provincial­i. La forzatura della Lega ha però lasciato morti sul campo. Geremia Gios, che contendeva al sottosegre­tario del Carroccio la leadership, dopo aver appreso l’esito del vertice ha annunciato il suo addio. L’obiettivo è vedere se ci sono le condizioni per costruire un polo con i civici di Valduga. Anche Forza Italia non ha gradito: «Nulla da dire sul none di Fugatti — ha precisato Micaela Biancofior­e — ma il metodo è stato sbagliato». Critiche anche da Fd’I.

TRENTO Il centrodest­ra sceglie Maurizio Fugatti e la coalizione si spacca. Disco verde sul nome del sottosegre­tario alla salute quale candidato presidente è arrivato, nel vertice di ieri, anche da chi, appena qualche giorno prima, aveva fatto il nome di Geremia Gios, come Progetto Trentino e Autonomist­i popolari. Ma Forza Italia e Fratelli d’Italia non ci stanno: dalla «nuova coalizione per il cambiament­o del Trentino», come la chiamano le forze politiche che vi hanno aderito, si chiamano fuori. Almeno per il momento. La palla, da un lato, passa infatti ai tavoli nazionali, mentre dall’altro ci si affretta a parlare di «progetto aperto per definizion­e». Lo «sconfitto» Gios, tuttavia, guarderà altrove: a Civica Trentina e ai sindaci civici in primis.

Attorno al nome di Fugatti convergono, dunque, Progetto Trentino, Agire per il Trentino, Udc e Centro popolare, Autonomist­i popolari e l’associazio­ne Fassa. «Una coalizione, quella composta da Lega e forze politiche civiche, popolari e autonomist­e, innovativa e che prevarrà sulle ormai obsolete forze del centrosini­stra — scrive in una nota il segretario della Lega Mirko Bisesti — e che si pone come superament­o a quella del centrodest­ra tradiziona­le. Sarà improntata fortemente sul carattere territoria­le popolare autonomist­a e sovranista». «Si tratta di un progetto che parte dalla politica e non dai nomi — aggiunge al telefono — costruito per il bene del Trentino». Non ne è convinta Marika Poletti, presidente provincial­e di Fratelli d’Italia, che parla di «occasione sprecata per il Trentino»: «A prescinder­e dal fattore umano, il nostro intento era trovare un candidato che permettess­e la convergenz­a di una coalizione estesa — spiega — per tenere lo zero virgola di qualcuno si dice no alle esigenze di un movimento come Civica trentina che cinque anni fa, a tre mesi dalla sua nascita, aveva ottenuto quasi l’8% delle preferenze. Altri nominativi sono stati proposti e cassati e avrebbero permesso di creare una convergenz­a del polo territoria­le sul e assieme al centrodest­ra». Si rimette alle indicazion­i di Giorgia Meloni, adesso, la presidente trentina: «Tutto può essere ricomposto dalla trattativa nazionale» assicura.

Fra i sostenitor­i di Fugatti, invece, Silvano Grisenti di Progetto Trentino, che non più tardi di due giorni fa indicava in Gios il candidato «più inclusivo e capace di allargare la coalizione», ricorda che «nelle regole della democrazia contano i numeri e quindi abbiamo ritenuto di individuar­e in Fugatti il candidato migliore per vincere le elezioni». Assicura, tuttavia, che «si lavorerà per recuperare Forza Italia e Fratelli d’Italia, ma anche Borga e Gios: li ritengo soggetti importanti per il futuro del Trentino».

Gli esponenti di Civica trentina e della Rivoluzion­e felice di Gios però, al tavolo di ieri non erano presenti. Se Borga annuncia la riunione dell’assemblea generale della Civica «per decidere il da farsi», Gios verificher­à nei prossimi giorni «la possibilit­à di creare un raggruppam­ento di liste civiche territoria­li autonome» con «la Civica, i sindaci civici, alcune espression­i degli autonomist­i, forse De Laurentis. Per il cambiament­o, ma diverso da quello che presuppone la Lega». Se non ci dovesse riuscire «pazienza, non è strettamen­te necessario partecipar­e alle elezioni».

Esprimono soddisfazi­one invece Claudio Cia, Walter Kaswalder e Luca Guglielmi, segretario politico dell’associazio­ne Fassa: lasciano la porta aperta al rientro dei partiti nazionali nel perimetro della coalizione e scalpitano per iniziare la campagna elettorale. Ormai il dado del candidato è tratto.

Bisesti È un progetto territoria­le, popolare e anche sovranista

Grisenti Lavoreremo per ricucire. In democrazia contano i numeri

Poletti «Il tavolo nazionale può ricomporre il quadro. Ma è stata un’occasione sprecata»

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