A22, in un mese 3mila Tir pericolosi Gli autotrasportatori: terza corsia
Tremila Tir pericolosi in un mese in autostrada. La Provincia di Bolzano torna a chiedere con forza il rilascio della concessione per la gestione della A22 con cui si potrà migliorare la gestione e agire anche sul fronte sicurezza. Gli autotrasportatori chiedono la terza corsia.
BOLZANO L’ i nfer no di fuoco s ca te nato dal l ’ i nci dente di Borgo Panigale ripropone anche in Trentino Alto Adige il tema dei trasporti di sostanze pericolose attraverso la rete stradale (in particolare l’Autobrennero) del territorio. In base ai dati forniti da A22, nel solo mese di luglio sono stati censiti nel tratto fra Egna e Bolzano 3.156 passaggi di Tir carichi di materiale infiammabile, in particolare gasolio e benzina. «Facciamo il massimo per prevenire incidenti e i dati per ora ci confortano» riferisce il direttore tecnico Carlo Costa, mentre il presidente Arno Kompatscher torna a sottolineare l’importanza del rinnovo per la concessione: «Solo così potremo sbloccare una serie di investimenti con ricadute positive sulla sicurezza».
Ogni anno lungo il tratto regionale dell’autostrada sono quasi 40.000 i passaggi di tir con a bordo materiale pericoloso. «A differenza di quanto avviene per i trasporti eccezionali — spiega Costa —, in tali casi non è richiesta un’autorizzazione specifica. Tuttavia come A22 siamo in grado di monitorare i passaggi grazie al codice internazionale Adr che deve essere esposto per legge». Gli ultimi dati disponibili sono quelli di luglio: il mese scorso sull’A22 (tratto rilevato quello fra Egna e Bolzano) sono stati censiti 3.156 camion carichi di merci pericolose. Il 32,5% di questi trasportava ga- solio, il 27,4% benzina, il 6,7% Gpl, il 4,9% bitume, il 2, 1 % diossido di carbonio.
Si tratta di materiali che, in caso di incidenti, possono facilmente incendiarsi e provocare esplosioni, come successo a Bologna sull’A14. Come fare per abbassare i rischi? «La via maestra — risponde Costa — è lavorare su tutti i fattori che possono aumentare la sicurezza. Intervenendo con soluzioni tecnologiche, controlli di velocità, dotazione di personale ausiliario siamo riusciti finora a tenere un tasso di incidentalità minore, considerati i flussi, rispetto ad altre arterie. Importante è anche l’azione avviata dalla Procura per rilevare sistematicamente l’eventuale uso scorretto del cellulare in occasione di gravi incidenti».
E anche per ragioni di sicurezza la Provincia di Bolzano torna a chiedere con forza il rilascio della concessione per la gestione della A22. «L’Autobrennero — conferma Kompatscher — può dimostrare che il tasso di incidenti è in ca- lo: ora l’A22 possiede uno dei minori tassi di sinistri a livello nazionale, ma quello che si fa non è mai abbastanza. Ci vuole un’attività a 360 gradi di controllo su chi va in autostrada: nella pratica bisogna controllare che i mezzi che viaggiano in A22 siano sicuri. Poi un ruolo chiave lo gioca il sens o di re s ponsabi l i t à di c hi viaggia». Sullo sfondo rimane sempre la richiesta di mantenere «sul territorio» la gestione dell’autostrada. «Noi dal punto di vista politico — prosegue il Landeshauptmann — torniamo a chiedere con forza il rilascio della concessione per la gestione dell’A22, perc h é q u e l l a p e r me t t e r à d i sbloccare una serie di investimenti già programmati indirizzati a una migliore gestione d e l l ’a u t o s t r a d a , anche sul fronte sicurezza. Prima avviene, meglio è». Infine un «rafforzamento dei controlli sulle merci pericolose» è invocato da Ulli Mair (Freiheitlichen).