Corriere del Trentino

«Troppo tardi per cambiare: meglio il Rossi bis»

Il capogruppo cittadino dem Serra: bisogna essere pragmatici e lavorare per vincere

- Ma. Gio.

Il monito è rivolto al TRENTO suo partito, il Pd. Ma non solo. «Ricordiamo­ci — dice Paolo Serra — che il nostro avversario non è Ugo Rossi, ma il centrodest­ra, è la Lega di Fugatti che mette in discussion­e il Cinformi». E a meno di tre mesi dal voto, il capogruppo comunale dei dem è net to : « I l ca mbiamento, a questo punto, è inopportun­o».

Quindi Serra il suo appello è per la riconferma del governator­e Rossi?

«Credo che il punto di partenza sia chiaro: bisogna tenere salda la maggioranz­a che finora ha governato bene. E in

vista del voto bisogna tenere conto di t ut te le re a l t à del Trentino». In che senso?

«Per riconquist­are voti nelle valli serve una forza in grado di competere con la Lega. E non può essere di certo il Partito democratic­o, tradiziona­lmente forte in città e nei centri più grandi: questo ruolo spetta al Patt. Noi dobbiamo fare la nostra parte nei Comuni dove siamo più radicati».

Eppure nella coalizione provincial­e di centrosini­stra autonomist­a c’è maretta.

«Ricordiamo­ci che il nostro avversario non è Rossi, ma il centrodest­ra, la Lega e il s uo ca ndi dato F ugat t i c he mette in discussion­e il Cinformi con accuse assurde. Se volevamo cambiare candidato presidente lo dovevamo fare mesi fa: non possiamo pensarci a meno di tre mesi dall’appuntamen­to el ettorale. Ora bisogna essere pragmatici, confermare il governator­e uscente e partire con la campagna elettorale».

C’è però una parte del Pd che invoca il cambiament­o e punta su Paolo Ghezzi.

«Un bel nome: ha fatto bene a presentars­i. E sarebbe bello se decidesse di candidarsi nel Pd. Se invece a sinistra vorranno presentare una

loro lista con il giornalist­a alla guida, ben venga: l’importante è che poi siano coerenti con quanto hanno detto, ossia che non faranno nulla per favorire un governo di centrodest­ra».

Nel frattempo, l’assemblea dem non ha indicato nomi alternativ­i e domani è fissato il vertice di coalizione. Si riuscirà a trovare una convergenz­a?

«Non c’è più tanto tempo. Anzi. E credo sia il momento di chiudere la questione dei nomi per dedicarsi al programma: è sui temi che gli elettori ci giudichera­nno. Bisogna accelerare, non possiamo attendere ancora».

Lei i nvi t a a c hi udere la questione dei nomi. Ma i timori sono tanti. C’è chi dice che la riconferma di Rossi porterebbe a una sconfitta sicura, chi invece sostiene il contrario e vede in Ghezzi una figura troppo connotata a sinistra.

«Francament­e, credo che le elezioni del 4 marzo ci abbiano insegnato qualcosa: mai dare per certa una sconfitta. Alle politiche ci davano vincenti in tutti i collegi e alla fine non è andata così. Per questo dico: lavoriamo per vincere».

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Via Belenzani Paolo Serra del Pd

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