Passo Coe, scoprire la storia
Passo Coe (1.610 m), valico tra l’area trentina e quella veneta, è sempre stato terra di demarcazione, prima con la Repubblica di Venezia poi con il Regno d’Italia: fino al 1918 sul vicino monte Maggio passava il confine austro-italiano. Questo itinerario, che va a ricalcare tracciati in inverno utilizzati anche come piste da fondo o adatti alle racchette da neve (Centro sci fondo), va alla scoperta di alcuni capitoli di questa storia.
L’avvio è dal Giardino botanico alpino, un’ampia radura di 3 ettari un tempo adibita a pascolo e oggi rappresentativa della geologia, flora e vegetazione tipica dell’altopiano di Folgaria (visite guidate e attività didattica giugno-settembre; Museo Civico di Rovereto tel. 0464 452800).
Gli edifici di un’ex casara e di una stalla fungono da sede logistica assieme a Malga Melignetta, punto sosta e bivacco del Sentiero Europeo E5. S’imbocca il sentiero Sat numero 124/E5 verso Malga Coe, poi ex strada militare (Sentiero della Pace), fino alla cima di Monte Maggio (1.853 m; 1.45 ore), dove una grande croce in ferro ricorda gli eroi della guerra; resti di trincee e postazioni segnano la montagna. Da quassù il panorama si apre sulla valle di Terragnolo, sul versante settentrionale del gruppo del Pasubio, sulla conca di passo Coe, sull’Altopiano di Lavarone e delle Vezzene. Da monte Maggio il sentiero prosegue verso il passo della Borcola e l’omonima malga.
Per il ritorno si ripercorre la strada dell’andata fino al bivio con il sentiero che scende a passo Coe: da qui, lungo la strada ex militare tra pascoli che si alternano a vallecole e a macchie di fitto bosco, si raggiunge il complesso rustico di Malga Melegna (alpeggio estivo) quindi Malga Zonta, oggi sacrario (1.560 m; 1.15 ore). Monumento nazionale, testimonia l’infame eccidio compiuto da nazifascisti contro i partigiani nella notte del 12 agosto 1944; tutti gli anni celebrazione a ricordo di quest’episodio della Resistenza.
Di fronte Base Tuono, ex area di lancio della Base missilistica di Passo Coe-Monte Toraro, attiva dal 1966 al 1977, oggi allestimento museale dedicato alla Guerra Fredda (visitabile da aprile a ottobre compresi; visite guidate: cell. 348 1943926). Da qui rientro al parcheggio (0.15 ore).