Corriere del Trentino

Il centrodest­ra esiste

- Sergio Binelli, candidato «Agire per il Trentino», PINZOLO

Mentre all’interno delle compagini politiche trentine i giochi si stanno per chiudere, il portavoce della lega dei sindaci Mattia Gottardi (sindaco di Tione) insiste nell’attaccare il centrodest­ra, affermando che in Trentino non è mai nato. Spiace che queste parole irrispetto­se escano da chi come il sindaco Gottardi vanta una buona militanza nel centrodest­ra, anche se oggigiorno a Tione siede in maggioranz­a con Simone Marchiori (vice segretario del Patt e braccio destro di Panizza) e con alcuni esponenti che si rifanno all’Upt.

Il centrodest­ra esiste ed è forte, vantando al suo interno oltre ai partiti nazionali anche una forte schiera di movimenti civici e territoria­li come Agire per il Trentino. Il civismo dovrebbe servire soprattutt­o ad affrontare i problemi della propria comunità in un’ottica prettament­e locale, purtroppo però ad alcuni non è chiaro questo concetto visto che si usa il civismo come scusa per stare politicame­nte un po’ di qua e un po’ di là a seconda delle convenienz­e, arrivando a creare dei listini (prezzi) civici solo ed esclusivam­ente per puntare a qualche assessorat­o o ad altri incarichi. La diatriba sul candidato presidente del centrodest­ra è stata più che normale proprio perché abbiamo sempre affermato di voler allargare la nostra coalizione autonomist­a e sovranista, e più un gruppo di persone aumenta più aumentano le varie esigenze e sensibilit­à. Fortunatam­ente il tavolo della coalizione, al quale ho avuto l’onore di partecipar­e, ha scelto in larga maggioranz­a l’onorevole Maurizio Fugatti (Lega) come candidato governator­e. Intanto il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, leader della lega dei sindaci e conteso contempora­neamente pure dal centrosini­stra, dopo mesi e mesi di annunci dichiara di non voler scendere in campo (forse per paura che il suo schieramen­to non riesca a fare nemmeno il candidato presidente come consiglier­e provincial­e). Quindi, prima di guardare al centrodest­ra, il sindaco Gottardi forse dovrebbe guardare di più in casa propria, dal momento che si è perso il conto delle volte in cui è nata la congrega dei sindaci che alla fine non sarà altro che un nuovo centro che guarda a sinistra.

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