Corriere del Trentino

«Lavoriamo per far crescere questo sport »

Rugby Trento, parla il nuovo allenatore della prima squadra: giocatori determinat­i

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Riposo finito per la TRENTO prima squadra dell’Asd Rugby Trento, che milita nel campionato di serie C2.

La scorsa settimana infatti è ripartita la preparazio­ne in vista della nuova stagione e ha fatto quindi il suo esordio in campo il nuovo coach Massimo Soldani. Un trascorso da giocatore nelle giovanili della società L’Aquila rugby e nel Paganica, Soldani ha alle spalle anche tre anni da allenatore under 18, con collaboraz­ioni federali, e un anno da coordinato­re tecnico nelle giovanili del rugby Trento.

«Sono contento per la fiducia che la società ha riposto in me — spiega il nuovo allenatore —. Ho trovato dei giocatori seri, determinat­i e volenteros­i di fare bene e ho già avuto modo di incontrare persone di notevole esperienza per completare lo staff». Sol- dani prosegue: «È doveroso ringraziar­e la Rotaliana Rugby che ha creduto nel progetto permettend­o di ampliare la rosa di giocatori a mia disposizio­ne». Quindi uno sguardo ai prossimi impegni: «Faremo due settimane di intenso lavoro atletico con il nostro preparator­e Alessandro Consoli, una pausa di recupero la settimana di ferragosto e successiva­mente a regime inserendo ovviamente l a parte tecnica. Il mio obiettivo non è quello di vincere subito ma costruire qualcosa di solido per provare a fare bene nel prossimo futuro, rafforzand­o il senso d’appartenen­za a questo club da parte di giocatori, famiglie e tifosi tutti nonché valorizzan­do la cultura del lavoro svolto in campo durante la settimana».

Soldani a l l a r ga l ’a nal i s i : «Amo questo sport e i valori che mi ha trasmesso e con i quali sono cresciuto; sono convinto che, insieme al l o staff e a tutte le persone che collaboran­o con la società, si a r r i ve r à a far conoscere il rugby s e mpre pi ù di f f usamente e a raccoglier­e i frutti di quanto fatto da anni, con passione e sacrificio, nel setto r e g i ova n i l e e n e l mi n i - rugby. L’unico rammarico è che dovrò abbandonar­e i ragazzi che, in questi quattro anni, mi hanno regalato tante soddisfazi­oni dal punto di vista umano e sportivo; è mia intenzione, comunque, f ar e s ordi re in prima squadra quanti più giovani possibili e, nel contempo, portare i giocatori veterani e più esperti a seguire i tantissimi rugbisti che ogni pomeriggio si allenano nel campo di via Fersina».

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