La preside Pasini «Così la scuola sarà meno sicura»
TRENTO La scuola come il passo di un gambero: appena si sono fatti due step in avanti arriva il terzo che riporta tutto indietro. La metafora serve per spiegare il pensiero di una preside storica della città: Alessandra Pasini.
A poco più di un mese dal suo congedo definitivo dall’insegnamento (la dirigente scolastica sta infatti per andare in pensione) la ex presidente dell’Associazione nazionale presidi non ha dubbi: le nuove intenzioni del ministro per la salute Giulia Grillo sono decisamente un passo indietro per la scuola, dopo quelli in avanti fatti nell’ultimo anno con la legge che rendeva obbligatori i vaccini. «Si torna come due anni fa— commenta la dirigente — e di nuovo nessuno controllerà le classi. Credo sia un errore fare questo tipo di scelta. La legge Lorenzin aveva introdotto a scuola la possibilità di creare delle classi più sicure dal punto di vista della salute».
La preside poi aggiunge: «Il nuovo provvedimento sarebbe un modo per eliminare tutti i controlli e formare le classi come si faceva prima dell’obbligo. Si cancella, inoltre, quello che per me è stato un atto di grande civiltà» .
La copertura vaccinale, dunque, per la dirigente è un passaggio importante «per la salvagurdia della propria salute — dice — e contemporaneamente anche per quella degli altri».
Per la dirigente Pasini inoltre il provvedimento ministeriale non è nemmeno coraggioso: «Il nuovo progetto non è una decisione vera e propria ma solo un prendere tempo», precisa. «Con la legge Lorenzin invece era iniziato un processo positivo anche per le scuole».
Sul fronte «no vax» intanto ieri una delegazione proveniente da tutta la regione dell’associazione «Nessuno Escluso» è stata ricevuta dal sottosegretario alla Salute, il leghista Maurizio Fugatti Alcuni rappresentanti dell’organizzazione «no vax» gli ha consegnato oltre 22mila firme per chiedere di abrogare la legge dell’ex ministro.