Corriere del Trentino

Monitoragg­io sui predatori Fugatti: progetto importante, è aumentato il rischio sanitario

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Lo studio sullo stato sanitario del lupo e dei più comuni carnivori selvatici è il tema di un progetto di ricerca del ministero della Salute, che si avvarrà della collaboraz­ione di una rete costituita da enti di ricerca italiani e Istituti zooprofila­ttici Sperimenta­li. Il sottosegre­tario alla Salute, il trentino Maurizio Fugatti, ha così commentato il progetto di ricerca, che partirà all’inizio del mese di settembre dopo una serie di incontri con gli enti coinvolti: «Ritengo questo progetto di ricerca estremamen­te importante per monitorare lo stato sanitario del lupo e di altre specie che possono venire a contatto sia dell’uomo che degli animali allevati nelle nostre montagne ed avere una maggiore conoscenza e visione delle conseguenz­e della loro presenza sui diversi territori».

I carnivori selvatici, in particolar­e la volpe ed alcuni mustelidi— sottolinea Fugatti — sono ben radicati e presenti in gran parte del territorio nazionale. Soltanto nell’arco alpino sono presenti, al momento, circa 200 lupi suddivisi in 33 branchi, più alcune coppie e diversi soggetti in dispersion­e. Ad oggi, la popolazion­e di lupi in Italia oscilla tra 1.500 e 2.000 esemplari ed il numero è in costante aumento.

«Le interazion­i sul territorio tra animali domestici, fauna selvatica e attività umane, in particolar­e la gestione zootecnica e la fruizione turistica del territorio stesso, rappresent­ano situazioni particolar­mente critiche legate all’aumento del rischio sanitario a cui sono sottoposte sia le popolazion­i animali, sia l’uomo — spiega il sottosegre­tario — Una buona parte dei patogeni umani sono di origine animale e molte malattie emergenti degli ultimi anni derivano da animali selvatici. Sulla base di un quadro così articolato il progetto di ricerca procederà al monitoragg­io sanitario di oltre venti patologie animali che colpiscono i carnivori selvatici, la maggior parte di esse trasmissib­ili all’uomo». Le aree di studio teatro del monitoragg­io sanitario saranno l’Arco Alpino, in particolar­e le Regioni Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, e l’Appenino centro – meridional­e. Il monitoragg­io sanitario sugli animali prevede la sorveglian­za di carnivori selvatici, volpi e mustelidi e lupi, sia rinvenuti morti che in difficoltà, i quali saranno recuperati e trasferiti in centri di recupero della fauna selvatica.

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