Crippa generoso, sfiora un altro podio
Berlino, quarto posto che sa di beffa. Yeman autocritico: «Colpa mia, mi rifarò»
Yeman Crippa si è fermato ai piedi del podio. La rimonta finale del forte mezzofondista trentino nella finale dei 5.000 metri agli europei di Berlino si è conclusa al quarto posto dietro ai fratelli norvegesi Ingebrigtseen e al francese Amdouni, fresca medaglia d’oro nei 10.000 metri. A fine gara Crippa ha esaminato in modo critico la sua gara: «Ho perso il podio per colpa mia, ho compiuto diversi errori. Ma sono giovane e sono certo che mi rifarò».
TRENTO Si dimezza la distanza, ma Yemaneberhan Crippa non riesce a raddoppiare, fare il bis, del risultato portato a casa nei 10.000 metri. Non è riuscito nell’impresa di replicare il podio di martedì, l’atleta mezzofondista trentino. Nessuna medaglia di bronzo al collo del corridore delle Fiamme oro, ieri sera, nella quinta giornata di campionati Europei di atletica leggera allo stadio Olimpico di Berlino. La finale dei 5.000 si chiude con una medaglia di legno che, certo, non è un bronzo, ma lascia comunque una grande soddisfazione.
Ingebrigtseen
L’azzurro si piazza quarto con la consapevolezza di una gara condotta con intelligenza, ma che si può ancora limare. E un crono quasi all’altezza del personale, in 13’19’’85. Dal podio lo ha separato il francese Morhad Amdouni, davanti all’italiano di origini etiopi di 7 decimi. Il cronometro, per lui, si è fermato a 13’19’’14. Il francese aveva provato a lasciarsi alle spalle Henrik Ingebrigtseen, che però non si è lasciato sfuggire il secondo posto, con il tempo di 13’18’’75. Dietro al fratello Jakob, che sale sul gradino più alto del podio con un crono strepitoso, 13’17’’06. Irraggiungibile il diciassettenne.
Ventiquattro atleti anziché 27 sulla pista, sono assenti il francese Mekhissi, il tedesco RInger e il norvegese Filip Ingebrigtsen. Il bronzo potrebbe essere un sogno più a portata di mano per Yemaneberhan Crippa. Tutto è pronto per la finale dei 5.000 metri. L’atleta trentino si presenta con il quinto tempo. In 12 giri e mezzo proverà a correre la distanza in cui spera di afferrare il bronzo per la seconda volta in questi campionati europei berlinesi. Al via Crippa parte cauto, rimane nel gruppo in coda. Scruta, tiene sotto controllo gli avversari, ne esamina il ritmo. Così come i due fratelli norvegesi, che si danno man forte e si avvisano a vicenda.
La gara
Ai 4000 metri sono in testa i fratelli norvegesi. Una coppia vincente, gli Ingebrigsten si staccano dal gruppo. La risalita di Yeman comincia quando mancano 650 metri all’arrivo. Nel gruppo che traina e si stacca dal resto degli atleti spiccano la sua chioma bionda e la divisa azzurra. L’atleta delle Fiamme oro esce, prima timidamente, non perde di vista il traino norvegese, in poco è quinto grazie a uno allungo perfetto. La falcata prende forza e lo porta dal quinto al quarto posto poco prima dell’inizio dell’ultimo giro. Ultimo giro, l’obiettivo di Crippa è non farsi chiudere. Intanto risale il belga di origini keniote Isaac Kimel. Crippa prova ad agganciarlo. Così come rincorre il francese Amdouni. L’azzurro riesce a lasciarsi alle spalle Kimeli. Negli ultimi cento metri tenta il recupero sul francese. Subito sono vicini, ma Amdouni riesce a scappare. Niente da fare. Crippa è fuori dal podio, rallenta nell’ultimo metro, ha capito che l’impresa del bis gli è sfuggita di pochissimo. Un quarto posto di cui l’azzurro non si lamenta. Anche se il ventiduenne trentino è molto critico sullo svolgimento della gara finale. «Mi è sfuggito il podio per colpa mia — commenta col fiato corto a fine gara — perché ho fatto vari errori, ho fatto troppe volte avanti e indietro e mi è costato tanto. Ho preso la medaglia di legno ma sono contento lo stesso, perché sono giovane e posso lavorarci. E poi vedendo chi mi ha battuto sono tranquillo».
Autocritica «Ho compiuto vari errori, ho fatto troppe volte avanti e indietro. Mi è costato tanto»
Il bilancio «Ho preso la medaglia di legno ma sono contento vedendo chi mi ha battuto»