Stivo, panorama mozzafiato
«Lo Stivo» è una montagna cara agli escursionisti e agli amanti dello sci-alpinismo per i suoi aspetti naturalistici, ma anche per il panorama che offre sull’Alto Garda, la Vallagarina, sui monti Brento e Casale e più oltre sul gruppo di Brenta. Qui si propone un percorso che lo raggiunge dalla val di Gresta, più precisamente da Ronzo Chienis, dalla località Santa Barbara individuabile nel capitello a forma di granata per obice, eretto dai soldati austro-ungarici nel 1915. Santa Barbara, infatti, è la patrona degli artiglieri e la zona durante la Grande Guerra venne messa a dura prova come comprovano resti di trincee, postazioni e baraccamenti. Da qui si continua in auto per Sant’Antonio, frequentata area per pic nic domenicali (1.220 m; parcheggio; fontana). Si cammina ora lasciando sulla destra il centro ippico Abete Rosso e la baita Castil, dove un bivio guida in discesa ai ruderi del castello di Castil (0.20 ore). Presidio medioevale sulla strada che da Arco portava in val di Gresta, i Conti d’Arco in epoca rinascimentale decisero di trasformarlo in un casino di caccia; nel 1703 venne distrutto dal generale francese Vendôme. Noi si prosegue però in salita su strada ancora asfaltata ma percorribile solo da veicoli autorizzati (Sat numero 608B), poi sterrata fino alla località Le Prese (1.480 m; 0.45 ore; bivio con numero 608 per Bolognano di Arco, 2.50 ore); si lascia ora il bosco per continuare in salita su un fondo roccioso, attraversando i pascoli dell’alpeggio di Malga Stivo, edificio in pietre che anticipa il rifugio Prospero Marchetti, intitolato al primo presidente della Sat (2.012 m; 1.20 ore; tel. 0464 520664). Inaugurato nel 1906, servì inizialmente quale polo logistico durante la Grande Guerra malgrado lo Stivo operasse come zona di seconda linea, in appoggio ai settori del Creino e del monte Biaena. Ancora pochi minuti e si raggiunge la cima del monte Stivo (2.059 m) segnata da un osservatorio panoramico che aiuta a riconoscere le montagne attorno. Qui, oltre ai resti della stazione d’arrivo della teleferica che saliva da Vignole (Arco) e alle tracce di trincee, la croce con libro di vetta invita a lasciare un pensiero. Prima di scendere sul numero 608 si può proseguire sulla cresta sud dello Stivo sul numero 617, individuando altre trincee, per poi rientrare a Sant’Antonio.