La Cina e il sogno di Mo
«Il sogno di Mo» ha a che fare con l’arte contemporanea cinese. Ma chi è questa Mo? Mo sta per Monica Demattè, critica d’arte e sinologa che per oltre 30 anni ha girato la Cina alla scoperta dell’arte contemporanea cinese. Della sua avventura il regista trentino Francesco dal Bosco, con FilmWork, ha girato il docufilm «Il sogno di Mo» che verrà presentato a Vigolo Vattaro, a Trento, nell’ex chiesetta del Redentore, il 17, 18 e il 19 agosto (alle 21).
Saranno proprio Monica Demattè e Francesco Dal Bosco a raccontare il film (che naturalmente potrete anche vedere) per conoscere nei dettagli quella che Dal bosco ha definito «una storia davvero incredibile e direi anche importante». Era il 1986 quando Monica Demattè andò per la prima volta in Cina. L’arte contemporanea cinese era allora una realtà misteriosa e completamente sconosciuta. Quel primo viaggio, durato cinque mesi, in un paese così diverso da quello che è oggi, fu solo l’inizio di un’avventura intellettuale e sentimentale che ha segnato la vita di Monica Demattè e di molti artisti cinesi, alcuni dei quali sono ora vere e proprie star.
Realizzato utilizzando repertori inediti riguardanti l’arte cinese contemporanea filmati a partire dal 1990, interviste dell’epoca e recenti (in italiano e/o cinese) a alcuni dei più importanti protagonisti degli ultimi decenni, il film accompagna Monica nel suo viaggio alla ricerca e valorizzazione dello «spirituale nell’arte», cioè degli aspetti meno materiali esistenti (dove esistenti) nella ricerca artistica, marcando fieramente le distanze dal mondo puramente commerciale dell’arte contemporanea presentata dalle grandi gallerie.
Spiega Luca Dal Bosco di FilmWork, la casa di produzione indipendente trentina che dal 1988 incoraggia, tra le altre cose — format televisivi, eventi, azioni, esposizioni, archivi digitali — la promozione di documentari come forma d’espressione culturale. «Ancora una decina d’anni fa digitalizzammo gli immensi materiali raccolti da Monica Demattè, poi la cosa finì in un cassetto. Qualche tempo fa un incontro tra il regista Francesco dal Bosco, appassionato di arte contemporanea, e Monica ha dato gambe al progetto. Entrambi sono tornati in Cina e hanno ripercorso le tappe di Francesca risentendo le persone che negli anni ha incontrato. Ne è nato uno spaccato unico e originale, una storia che coinvolge in particolare la provincia cinese di Henan, un luogo da 110 milioni di abitanti, dove si può dire essere nata la cultura cinese».
Considerata un’artista star in Cina, Demattè ha presentato il suo lavoro (in cinese con sottotitoli in italiano o inglese) in uno special di 50 minuti andato in onda sulla televisione cinese. «Grazie a Monica Demattè — spiega ancora Dal Bosco — ha potuto nascere quello che è oggi il movimento di artisti in Cina». Insomma una perla di cultura orientale, con genetica trentina.