Festival Alto Adige
Al via la kermesse con l’ensemble «Il Pinzimonio vocale» Da Stockhausen a Morricone passando per Ravel: le note dei grandi
Non tutti i festival tematici, si sa, riescono a restituire al pubblico un’identità, un’impronta programmatica, il rigore di una ricerca. I calendari musicali — numerosi nella nostra regione e spesso di alto lignaggio come il Südtirol Festival di Merano che celebra proprio oggi la sua anteprima — non fanno eccezione.
I Festspiele Südtirol (o Festival Alto Adige) di Dobbiaco, con la direzione artistica di Hubert Stuppner, rendono benissimo all’esterno che cosa vogliono essere: una festa in musica delle giovani e giovanissime generazioni con declinazioni che spaziano dalla musica romantica alla musica contemporanea, dal recital pianistico al concerto sinfonico. Stasera, nella bella sala del centro culturale Grand Hotel di Dobbiaco, ecco allora una «Soirée spirituelle».
Si esibirà l’ensemble «Il Pinzimonio vocale», formato dai soprani Gudrun Mayrl e Irene Clara, il contralto Elisabeth Fistill, il tenore Renzo Huber ed il basso Raimund Pitscheider. L’ensemble, originario della Val Badia, predilige la musica antica, ma spazia dal folklore ladino alla musica contemporanea.
Il Pinzimonio eseguirà Stimmung, il brano scritto nel 1968 da Karlheinz Stockhausen su commissione della città di Colonia ed eseguito per la prima volta dal Collegium Vocale Köln. La composizione è tonale e seriale, il primo brano della storia della musica occidentale interamente basato sull’utilizzo di armonici.
Il brano è denso di significati spirituali come suggerisce la scelta volutamente ambigua del titolo, che fa riferimento all’azione dell’intonare ma anche a un non specificato stato d’animo.
Domenica, invece, i Festspiele celebrano il cinema e il genio di Ennio Morricone, che ci ha regalato alcune delle colonne sonore più celebri ed emozionanti della storia del cinema, come le musiche per i western di Sergio Leone o la struggente melodia per oboe del film «The Mission». Il concerto, che inizierà alle ore 18, vedrà sul palco l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, diretta da Walter Bertolo.
Lunedì, alle 20.30, il protagonista sarà invece il pianoforte. Alexander Malofeev è un giovanissimo talento. Appena diciassettenne ha già conquistato il favore del pubblico e la sua esibizione al Concorso Tchaikovsky per giovani musicisti nel 2014, gli è valsa il primo premio. Una carriera che ha già portato Malofeev nelle più grandi sale da concerto internazionali come il Palazzo del Cremlino a Mosca, il Concertgebouw di Amsterdam, il Teatro alla Scala di Milano e la Philharmonie di Parigi.
Questo astro nascente del pianismo internazionale eseguirà alcune pietre miliari del repertorio pianistico come la Sonata per pianoforte numero 23 di Ludwig van Beethoven, detta l’«Appassionata», il celebre Gaspard de la nuit di Maurice Ravel e la Sonata numero 7 di Sergej Prokofiev.
Lunedì inizierà il «Campus pianistico internazionale», workshop a cui parteciperanno 9 bambini prodigio scelti attraverso un concorso organizzato dall’associazione «Pianofriends».