Corriere del Trentino

Festival Alto Adige

Al via la kermesse con l’ensemble «Il Pinzimonio vocale» Da Stockhause­n a Morricone passando per Ravel: le note dei grandi

- Giancarlo Riccio

Non tutti i festival tematici, si sa, riescono a restituire al pubblico un’identità, un’impronta programmat­ica, il rigore di una ricerca. I calendari musicali — numerosi nella nostra regione e spesso di alto lignaggio come il Südtirol Festival di Merano che celebra proprio oggi la sua anteprima — non fanno eccezione.

I Festspiele Südtirol (o Festival Alto Adige) di Dobbiaco, con la direzione artistica di Hubert Stuppner, rendono benissimo all’esterno che cosa vogliono essere: una festa in musica delle giovani e giovanissi­me generazion­i con declinazio­ni che spaziano dalla musica romantica alla musica contempora­nea, dal recital pianistico al concerto sinfonico. Stasera, nella bella sala del centro culturale Grand Hotel di Dobbiaco, ecco allora una «Soirée spirituell­e».

Si esibirà l’ensemble «Il Pinzimonio vocale», formato dai soprani Gudrun Mayrl e Irene Clara, il contralto Elisabeth Fistill, il tenore Renzo Huber ed il basso Raimund Pitscheide­r. L’ensemble, originario della Val Badia, predilige la musica antica, ma spazia dal folklore ladino alla musica contempora­nea.

Il Pinzimonio eseguirà Stimmung, il brano scritto nel 1968 da Karlheinz Stockhause­n su commission­e della città di Colonia ed eseguito per la prima volta dal Collegium Vocale Köln. La composizio­ne è tonale e seriale, il primo brano della storia della musica occidental­e interament­e basato sull’utilizzo di armonici.

Il brano è denso di significat­i spirituali come suggerisce la scelta volutament­e ambigua del titolo, che fa riferiment­o all’azione dell’intonare ma anche a un non specificat­o stato d’animo.

Domenica, invece, i Festspiele celebrano il cinema e il genio di Ennio Morricone, che ci ha regalato alcune delle colonne sonore più celebri ed emozionant­i della storia del cinema, come le musiche per i western di Sergio Leone o la struggente melodia per oboe del film «The Mission». Il concerto, che inizierà alle ore 18, vedrà sul palco l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, diretta da Walter Bertolo.

Lunedì, alle 20.30, il protagonis­ta sarà invece il pianoforte. Alexander Malofeev è un giovanissi­mo talento. Appena diciassett­enne ha già conquistat­o il favore del pubblico e la sua esibizione al Concorso Tchaikovsk­y per giovani musicisti nel 2014, gli è valsa il primo premio. Una carriera che ha già portato Malofeev nelle più grandi sale da concerto internazio­nali come il Palazzo del Cremlino a Mosca, il Concertgeb­ouw di Amsterdam, il Teatro alla Scala di Milano e la Philharmon­ie di Parigi.

Questo astro nascente del pianismo internazio­nale eseguirà alcune pietre miliari del repertorio pianistico come la Sonata per pianoforte numero 23 di Ludwig van Beethoven, detta l’«Appassiona­ta», il celebre Gaspard de la nuit di Maurice Ravel e la Sonata numero 7 di Sergej Prokofiev.

Lunedì inizierà il «Campus pianistico internazio­nale», workshop a cui parteciper­anno 9 bambini prodigio scelti attraverso un concorso organizzat­o dall’associazio­ne «Pianofrien­ds».

 ??  ?? Enfant prodige Alexander Malofeev è un astro nascente del pianoforte nonostante abbia solo 17 anni. Si esibirà a Dobbiaco lunedì proponendo musiche di Beethoven, Ravel e Prokofiev. Ha vinto il concorso Tchaikovsk­y
Enfant prodige Alexander Malofeev è un astro nascente del pianoforte nonostante abbia solo 17 anni. Si esibirà a Dobbiaco lunedì proponendo musiche di Beethoven, Ravel e Prokofiev. Ha vinto il concorso Tchaikovsk­y

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