Monte Bianco tragico, precipita e perde la vita alpinista altoatesino
La vittima è Philipp Angelo. Stava salendo in solitaria la Grandes Jorasses
Philipp Angelo, 36 anni, noto alpinista altoatesino è precipitato ieri mentre stava scalando le Grandes Jorasses sul versante francese del monte Bianco. La gendarmeria di Chamonix ha recuperato il corpo a circa tremila metri di quota.
BOLZANO Un alpinista di 36 anni di Bolzano, Philipp Angelo, è morto in un incidente in montagna avvenuto sul versante francese del massiccio del Monte Bianco. L’uomo è precipitato «per circa 600 metri dal versante nord della Grandes Jorasses, mentre affrontava la parete in free solo (in solitaria e senza assicurazione, ndr)», ha spiegato un portavoce del Peloton de gendarmerie d’haute montagne di Chamonix (Francia).
L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno. Una cordata di alpinisti spagnoli ha assistito alla caduta ed ha allertato i soccorsi.
«L’incidente è avvenuto verso mezzogiorno — fanno sapere dalla gendarmeria —. Abbiamo ricevuto la chiamata da un gruppo di alpinisti che aveva visto il giovane precipitare dalla parete».
L’alpinista è caduto «da una quota compresa tra 3.600 e 3.800 metri ed è morto sul colpo». Era impegnato nell’ascesa dello Sperone Walker (4.208 metri), parete molto impegnativa e riservata ad alpinisti esperti. Angelo aveva deciso di affrontarla in free solo ed era arrivato circa a metà della parete quando è precipitato improvvisamente. Per recuperarlo è stato necessario l’intervento dell’elicottero della Gendarmerie dato che il corpo si trovava in una zona impervia a circa 3mila metri di quota.
Dalla gendarmeria precisano che le condizioni meteo erano ottimali e che nella zona erano presenti numerosi alpinisti.
Fin dai tempi della scuola — Angelo si è diplomato al Liceo Walther von der Vogelweide e poi ha studiato a Innsbruck — era stato appassionato di montagna. Da tanti anni era iscritto all’Alpenverein ed era riuscito a trasformare la passione un lavoro diventando istruttore di arrampicata.
Il talento non gli mancava e spesso e volentieri si cimentava con il Monte Bianco. Le sue imprese lasciavano di stucco persino alpinisti esperti come Franco Perlotto, gestore del rifugio Boccalatte che la settimana scorsa lo aveva visto salire e scendere dalle Grandes Jorasses in meno di dieci ore. Quelle vie Angelo le conosceva bene. Il monte Bianco lo aveva affrontato in tutte le maniere: anche scendendo con gli sci dai canaloni di ghiaccio. Come accompagnatore era parecchio richiesto in virtù della sua grandissima esperienza. Aveva conquistato tutte le vette delle Alpi: il Monte Rosa, il Cervino.
Di recente era stato anche in Norvegia, alle isole Lofoten per un tour di snowboard estremo. Ascese in stile alpino e discese sulla tavola su pendii innevati che finiscono nel mare.
La sua pagina facebook è piena di foto spettacolari delle sue imprese. Stavolta però qualcosa è andato storto e Angelo è precipitato.