Disoccupati di «lungo corso» Venticinque interventi straordinari
A due mesi dalle elezioni, TRENTO arriva un piano straordinario per collocare circa 25 «disoccupati di lunga durata», mentre si rendono noti i primi risultati del Reddito di attivazione al lavoro (Real). Intanto il Fondo provinciale per gli ammortizzatori alle imprese sotto i 15 addetti cerca di allargare le sue funzioni, incentivando pure l’Ape.
Dalle grosse crisi industriali che negli anni scorsi hanno colpito il territorio, alcune persone non sono ancora riuscite a rialzarsi. Per i disoccupati over 45 e sopra i 12 mesi — in tutto si mettono in preventivo 25 interventi mirati, come ha spiegato la direttrice dell’Agenzia del lavoro Antonella Chiusole — , sono previste la concessione di un incentivo all’assunzione (entro fine 2020) pari a 15.000 euro all’anno per due anni, se il rapporto di lavoro è a tempo indeterminato o a 10.000 euro all’anno se è a tempo determinato di almeno 12 mesi. Inoltre si prevede l’attivazione di un progetto di inserimento in lavori socialmente utili presso enti pubblici per la durata massima di 12 mesi, per coloro che nei 5 mesi precedenti non sono riusciti a trovare un’occupazione. Il costo a carico di Agenzia del lavoro è di circa 380.000 euro, per una durata del progetto da settembre 2018 a dicembre 2020.
Sul fronte delle politiche attive, per incentivare i disoccupati a cercarsi un nuovo impiego, da inizio anno è stato attivato il Real. Finora sono state 200 le domande presentate e 134 i pagamenti autorizzati per un totale di 334.000 euro. Le richieste sono state presentate da lavoratori maschi per il 45% e lavoratrici femmine per il 55%, equamente distribuite tra le fasce di età over 40 e over 50, per l’80% italiani. Il 65% delle domande proviene dalla zona di Riva del Garda e spesso ci si muove nel settore turismo. Un terzo di chi ha avuto il sostegno ha trovato un nuovo lavoro prima della fine della Naspi, segnale molto positivo se- condo il vicepresidente Olivi.
Infine il Fondo di solidarietà territoriale (istituito dal Jobs Act al posto della cassa in deroga), che ad oggi, spiega il presidente Andrea Grosselli, ha una provvista di 13 milioni, 7.750 aziende iscritte con 48.000 addetti. Si studia un pacchetto di modifiche, che verranno sottoposte al Mef. In primis si vuole finanziare l’estensione della Naspi (indennità di disoccupazione) per i lavoratori prossimi alla pensione e per gli stagionali del turismo. Poi semplificare l’accesso al Fondo e fare formazione. Infine un aiuto per l’Ape volontario, per andare in pensione prima (a 63 anni) tramite un prestito erogato dalle banche tramite l’Inps. In questo caso il fondo verserebbe i contributi mancanti.