Le imprese degli stranieri calano del 7%
Inversione di tendenza dopo anni di crescita costante. Il 25% è nelle costruzioni
Dopo anni di crescita demografica, le imprese straniere in Trentino (aumentate del 16,8% dal 2011) negli ultimi 12 mesi hanno invertito la tendenza. Meno 7,1%, perse 253 unità in un anno.
TRENTO Negli ultimi 12 mesi le imprese straniere sono diminuite di 253 unità, meno 7,1%.
Sono 3.322 le imprese gestite da cittadini stranieri registrate in provincia al 30 giugno di quest’anno, come rileva la Camera di commercio. Le imprese straniere rappresentano una realtà ormai strutturale nell’ambito del sistema imprenditoriale trentino che incide per il 6,5% sul totale. Si tratta, tuttavia, di un valore più contenuto rispetto a quanto rilevato sia a livello nazionale (9,8%), che nel Nord-Est (10,5%).
Negli ultimi anni la componente straniera ha conosciuto un’importante espansione che l’ha portata a raggiungere al giugno del 2017 il picco delle 3.575 unità con una crescita, rispetto al giugno del 2011, del 16,8% a fronte di un calo del 2% del totale delle imprese provinciali. Questo andamento positivo ha subito un’inversione di tendenza negli ultimi dodici mesi: -7,1%.
Il 25,4% delle imprese straniere fa parte del settore costruzioni. Si tratta di un tradizionale ambito di attività per un gran numero di cittadini stranieri che spesso finiscono per trasformare un rapporto di dipendenza in una forma di lavoro autonomo. Seguono il settore del commercio (22%), e quello del turismo, in particolare la componente legata alla ristorazione, con il 13,9%.
Le imprese individuali prevalgono con il 71,3%. A seguire le società di capitale (16,5%), le società di persone (11,6%) e le altre forme, soprattutto cooperative (0,5%).
Il Paese più rappresentato è l’Albania, con il 12,6%. Seguono la Romania con il 10,3%, il Marocco 9,2% e, se si esclude la Svizzera — area di grande tradizione migratoria per gli italiani che dà luogo a un sensibile fenomeno migratorio «di ritorno» — la Cina (6,4%). Rumeni e albanesi lavorano nelle costruzioni, marocchini e cinesi nel commercio.