Corriere del Trentino

Viene dimessa dall’ospedale, muore poco dopo

Luisa Negrini, 76 anni, si era sentita male lunedì. Visitata all’ospedale di Tione

- Dafne Roat

La Procura ha aperto un’inchiesta sulla morte di una turista bolognese di 76 anni. La donna lunedì ha accusato forti dolori ed è morta 5 ore dopo le dimissioni dall’ospedale di Tione.

TRENTO Un malore improvviso, forti dolori addominali, la corsa in ospedale. Poi il rientro a casa. Sembrava tutto a posto, doveva solo seguire una terapia farmacolog­ica. Ma poche ore dopo il suo cuore si è fermato e questa volta la corsa disperata dei sanitari, intervenut­i con l’ambulanza, non è bastata a salvala.

È una tragedia tutta da chiarire quella avvenuta lunedì sera in una casa estiva di S. Antonio di Mavignola, un minuscolo paese di montagna che sorge a poca distanza da Madonna di Campiglio. Un piccolo agglomerat­o di case che conta solo 360 abitanti, ma nel periodo estivo è affollato di turisti. Come Luisa Negrini, 76 anni, bolognese, che ama trascorrer­e qualche settimana rigenerant­e immersa nel verde delle montagne trentine.

Una fuga dal trambusto cittadino bolognese dove per anni, prima della pensione, aveva lavorato come dipendente comunale. Lei, insieme al marito Gianni Borghi, ingegnere, aveva acquistato una casa delle vacanze a S. Antonio di Mavignola. Da anni trascorrev­a le sue vacanze in Trentino. Era lì ieri, insieme alla figlia Francesca, quando si è sentita male. La donna accusava forti dolori addominali, fitte talmente intense che hanno spinto il marito a decidere di prendere la macchina e portare la moglie in ospedale a Tione. La donna è stata sottoposta ad accertamen­ti, poi nel primo pomeriggio, verso le 14.40 è stata dimessa. La famiglia è tornata a casa, ma poche ore dopo Luisa si è sentita male nuovamente.

Il marito ha chiamato il numero unico di emergenza 112, sono partiti i sanitari del 118 con l’ambulanza, ma per la donna purtroppo non c’è stato nulla da fare. È morta all’arrivo dell’ambulanza. Gli operatori non hanno fatto in tempo a trasportar­la in ospedale.

Un dolore profondo per Gianni e Francesca che hanno assistito impotenti alla tragedia. Luisa se n’è andata in un soffio e ora sono tante le domande che sorgono. Sul posto, come da prassi, sono intervenut­i anche i carabinier­i della stazione di Madonna di Campiglio. Ora la Procura vuole vederci chiaro e ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e ha iscritto nel registro degli indagati il medico che aveva visitato la donna. Un atto dovuto a garanzia dello stesso medico che, attraverso il suo avvocato Mauro Bondi, ora ha facoltà di nominare un proprio consulente. Il pm di turno Davide Ognibene ha ordinato l’autopsia, che sarà eseguita con tutta probabilit­à già oggi. Un atto che viene fatto a tutela sia della famiglia della settantase­ienne che del medico dell’ospedale di Tione che l’ha visitata. La Procura vuole infatti capire cosa è accaduto e perché la donna è morta solo a poche ore, cinque ore e mezza circa, di distanza dalle dimissioni. Si parla di un’emorragia gastrica, ma al momento questa resta solo un’ipotesi. La famiglia, distrutta dal dolore, non ha sporto denuncia, è stata la Procura stessa ad agire d’iniziativa per chiarire la morte della donna.

La vicenda è delicata, quindi la prudenza è d’obbligo. La magistratu­ra vuole chiarire se la morte della donna sia legata a patologie pregresse, oppure se si è trattato di evento improvviso e perché è morta solo poche ore dopo le dimissioni. In sintesi la Procura

5 Ore e mezza è il tempo trascorso tra le dimissioni dall’ospedale e la morte

vuole capire se è stato fatto tutto il possibile per lei in ospedale.

L’Azienda sanitaria, interpella­ta, in questa fase ha deciso di non rilasciare dichiarazi­oni per rispetto verso il lavoro della Procura, visto che c’è un’indagine penale aperta. «Siamo vicini alla famiglia» spiegano da Largo Medaglie d’Oro e annunciano che sono già stati già avviati accertamen­ti interni per capire cosa è accaduto ieri. Ora si attende l’esame autoptico, ma nel frattempo la triste notizia si è diffusa in fretta a San Antonio di Mavignola. Tutti in paese conoscevan­o il volto di Luisa Negrini. «Era una signora che veniva da anni in Trentino per trascorrer­e le vacanze — spiega il sindaco di Pinzolo, Michele Cereghini — ha una casa in paese, la si vedeva spesso. Siamo tutti molto dispiaciut­i».

La tragedia

La donna si era recata al pronto soccorso L’Azienda sanitaria: «Vicini ai familiari»

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy