Corriere del Trentino

«Doppia preferenza, si punta sui Comuni»

Presentato il manifesto «Un patto per le donne». Cogo: poche candidate presidenti

- Magherita Montanari

Ex assessore Paolo Ghezzi?

È un volto nuovo e interessan­te per la politica trentina

TRENTO

Nel primo anno in cui si vede applicata alla legge elettorale provincial­e la doppia preferenza di genere, ci si aspettereb­be un aumento di elette donne. Ma Margherita Cogo frena gli entusiasmi. Seppure sostenitri­ce della doppia preferenza e convinta che la doppia preferenza porterà all’attenzione degli elettori profili di più donne, invita a «non aspettarsi risultati eclatanti» in questa tornata elettorale.

«In Trentino, specialmen­te nella scelta di candidati presidente, si è visto che i nomi di donne sono stati fatti raramente e il più delle volte strumental­mente», commenta la prima donna ad essere stata presidente della Regione Trentino-Alto Adige.

Di politica continua ad occuparsi ancora, indirettam­ente, Margherita Cogo. Ieri ha presentato, insieme all’associazio­ne Stati generali delle donne, il manifesto «Un patto per le donne». Il documento ha come obiettivo la parità di genere e si rivolge alla politica per portare l’equilibrio tra uomini e donne nel mondo del lavoro così come nella rappresent­anza. Il manifesto, a due mesi dalle elezioni provincial­i, «è rivolto soprattutt­o ai programmi elettorali in fase di stesura e vuole influenzar­ne i punti chiave», spiega la funzionari­a Minella Chilà. Uno degli obiettivi è far sì che «la legge elettorale dei Comuni venga emendata relativame­nte alla doppia preferenza di genere, alla composizio­ne delle leggi elettorali, alla paritaria composizio­ne degli esecutivi e alle nomine in capo agli enti». Il documento si focalizza anche sulla tutela della donna dalla violenza di genere e sul «superament­o del welfare fai da te», a favore di un welfare che aiuti a conciliare vita lavorativa e familiare.

«Certe leggi che potrebbero aiutare la donna — ha detto Cogo — la nostra Provincia le ha già. Penso a quella che rende gli asili nido un diritto universale. Sono però leggi che non sono finanziate, e non abbattono del tutto i costi».

Ieri in platea ad ascoltare c’erano moli volti noti della politica trentina. Volti di donne, come Renata Attolini (LeU), Eleonora Stenico (Pd), Cinzia Boniatti e Carmen Martini (M5s). Ma anche di uomini, da Mauro Ottobre a Maurizio Perego, a Paolo Ghezzi, candidato papabile di una fetta del centrosini­stra, che Cogo definisce «un volto nuovo e interessan­te per la politica trentina», pur rimanendo «stupita dal fatto che il Pd non riesca ad esprimere un candidato al proprio interno».

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(Foto Rensi) Parità di genere Al tavolo da sinistra Laura Strada, Minella Chillà e Margherita Cogo

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