Corriere del Trentino

Sciortino: «È stato un conflitto nato dall’integrazio­ne»

Il sociologo riflette sui fatti di Frassilong­o. «Nell’aggressore senso di invidia, non di superiorit­à»

- Nicola Chiarini

TRENTO «Potrebbe essere quasi una buona notizia». Corre sul filo del paradosso il sociologo Giuseppe Sciortino, docente dell’università di Trento e studioso dei fenomeni migratori, riflettend­o sul caso di Agitu Ideo Gudeta.

La politica abbassi i toni, tutte le posizioni si possono esprimere con misura

Professor Sciortino, che idea si è fatto dell’episodio?

«In questa brutta storia c’è un aspetto positivo. Non è un conflitto di marginalit­à, ma un episodio che parte da una vicenda di integrazio­ne».

Cioè?

«La signora è un’agricoltri­ce, protagonis­ta di una vicenda di successo. Nell’altra persona, da quel che ho letto dalle cronache, sembra quasi emergere un sentimento di invidia che si manifesta con forme razziste. Non c’è, dunque, il sentimento di superiorit­à che, di solito, emerge in chi aggredisce».

Come contrastar­e gli episodi di intolleran­za razzista?

«Se si supera il segno è giusto e doveroso che intervenga­no le forze preposte all’ordine pubblico, come in tutti i casi di prevaricaz­ione»

Quanto pesa una politica che usa le parole come pietre?

«Sarebbe opportuno un abbassamen­to dei toni. Si possono esprimere contrariet­à alle politiche sull’immigrazio­ne senza dichiarazi­oni da Rodomonte»

Insomma, i linguaggi contano

«Certo, ma da soli non spiegano un Paese divenuto più ostile verso gli stranieri. Più ostile di Ungheria e Polonia, ma anche della Francia colpita dal terrorismo. Fino al 2009, con l’avvio della crisi, arrivavano soprattutt­o immigrati in cerca di lavoro che, impiegando­si, si integravan­o. L’aumento delle persone in cerca di protezione, con le tutele che devono essere loro garantite, unita al contesto economico e politico, portano a un aumento dell’insofferen­za. Con linguaggi e comportame­nti che, solo pochi anni fa, non sarebbero stati mai legittimat­i».

Vale anche in Trentino?

«In Trentino l’integrazio­ne è più avanti. Le dichiarazi­oni della signora Agitu lo confermano, con equilibrio. Testimonia che per un caso di rancore, ci sono molteplici rapporti positivi di relazione consolidat­i, vissuti alla pari».

In autunno ci sono le elezioni provincial­i. È prevedibil­e un innalzamen­to dei toni?

«Il rischio in campagna elettorale è forte, ma mi auguro che, se proprio si deve, si litighi su altri temi».

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Esperto Giuseppe Sciortino è studioso dei fenomeni migratori

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