Corriere del Trentino

Cooperazio­ne neutrale Dellai critica Mattarei «Una forza la sintonia»

Lega e M5s gongolano: «Un passaggio importante»

- Di Erica Ferro

TRENTO Le dichiarazi­oni di Marina Mattarei non sono passate inosservat­e. Le parole con cui la presidente della Federazion­e trentina della cooperazio­ne descrive «l’aderenza» del passato fra «politica federale e provincial­e» come un «elemento di debolezza» e auspica per il futuro la «distinzion­e dei ruoli» (Corriere del Trentino di ieri), lasciano perplesso l’ex presidente della Provincia Lorenzo Dellai ma incontrano l’entusiasmo di due dei candidati a ricoprire tale ruolo, Filippo Degasperi e Maurizio Fugatti.

L’ex governator­e

«Per come l’ho vissuto io, il periodo di grande collaboraz­ione che c’è stato fra Provincia e Cooperazio­ne non mi è parso affatto un momento di debolezza, bensì di crescita reciproca — commenta Dellai — e a legare me e l’allora presidente Diego Schelfi non era un rapporto di collateral­ismo partitico da sottobanco, ma una forte sintonia su una visione del Trentino e sui valori fondamenta­li che lo sorreggono». Si è trattato, insomma, della condivisio­ne di un’idea, dell’adesione a scelte importanti o strategich­e. «Ma davvero pensiamo che la cooperazio­ne, un movimento storico e fondatore del Trentino, possa derivare la sua forza o debolezza dal politico di turno? Cerchiamo di non scherzare». Dellai è tranchant: «Se il movimento cooperativ­o è forte o meno non dipende certo dai rapporti con l’inquilino di turno di Piazza Dante, ma dalla capacità che ha di interpreta­re la società, di organizzar­si, di trasmetter­e valori importanti». E non è tutto: l’ex governator­e auspica che anche in futuro, chiunque sieda sulla poltrona principale di Piazza Dante o via Segantini, «possa trovare la stessa correttezz­a nei rapporti, la medesima sintonia e collaboraz­ione che ho vissuto io con Schelfi, perché solo con una sinergia forte e la condivisio­ne di una prospettiv­a, nel rispetto dei ruoli e senza confusioni reciproche, il Trentino può fare sistema, al di là delle sigle dei partiti e dei colori politici».

Movimento 5 stelle

A ricordare che «le buone idee non sono appannaggi­o solo di una parte e che il confronto con tutti può essere costruttiv­o per la cooperazio­ne» provvede Filippo Degasperi: «L’investitur­a di Mattarei è frutto di una scelta consapevol­e da parte dei soci della cooperazio­ne che ritengono sia più salutare tornare a una certa terzietà rispetto alla politica — commenta il candidato dei Cinque stelle — e potrebbe essere utile per superare quel timore reverenzia­le nei confronti della politica che ancora alberga in qualche rappresent­ante del movimento». Secondo il consiglier­e pentastell­ato «un governo provincial­e si dovrebbe rapportare nella stessa maniera con tutte le rappresent­anze delle categorie — sostiene — la cooperazio­ne rappresent­a senza dubbio una fetta importante dell’economia trentina e non solo, ma altrettant­a importanza ce l’hanno industria, artigianat­o, commercio: se chi ha governato in passato riteneva che l’interesse trentino fosse stare vicini alla cooperazio­ne è stato un po’ limitato nel suo orizzonte». Degasperi, poi, guarda oltre: «Uno dei temi fondamenta­li del nostro programma riguarderà la necessità che la Provincia si riappropri delle molte prerogativ­e che ha delegato — evidenzia — fra queste la vigilanza sulla cooperazio­ne, per marcare la distanza che deve esserci fra un’istituzion­e economica e una pubblica».

Lega

Accoglie, infine, le esternazio­ni di Mattarei «come un passaggio importante e anche benauguran­te» Maurizio Fugatti, secondo il quale «la cooperazio­ne dovrebbe essere un valore il più possibile neutro rispetto alla politica». «Che storicamen­te, invece, abbia tenuto un certo atteggiame­nto nei suoi confronti è

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