Cooperazione neutrale Dellai critica Mattarei «Una forza la sintonia»
Lega e M5s gongolano: «Un passaggio importante»
TRENTO Le dichiarazioni di Marina Mattarei non sono passate inosservate. Le parole con cui la presidente della Federazione trentina della cooperazione descrive «l’aderenza» del passato fra «politica federale e provinciale» come un «elemento di debolezza» e auspica per il futuro la «distinzione dei ruoli» (Corriere del Trentino di ieri), lasciano perplesso l’ex presidente della Provincia Lorenzo Dellai ma incontrano l’entusiasmo di due dei candidati a ricoprire tale ruolo, Filippo Degasperi e Maurizio Fugatti.
L’ex governatore
«Per come l’ho vissuto io, il periodo di grande collaborazione che c’è stato fra Provincia e Cooperazione non mi è parso affatto un momento di debolezza, bensì di crescita reciproca — commenta Dellai — e a legare me e l’allora presidente Diego Schelfi non era un rapporto di collateralismo partitico da sottobanco, ma una forte sintonia su una visione del Trentino e sui valori fondamentali che lo sorreggono». Si è trattato, insomma, della condivisione di un’idea, dell’adesione a scelte importanti o strategiche. «Ma davvero pensiamo che la cooperazione, un movimento storico e fondatore del Trentino, possa derivare la sua forza o debolezza dal politico di turno? Cerchiamo di non scherzare». Dellai è tranchant: «Se il movimento cooperativo è forte o meno non dipende certo dai rapporti con l’inquilino di turno di Piazza Dante, ma dalla capacità che ha di interpretare la società, di organizzarsi, di trasmettere valori importanti». E non è tutto: l’ex governatore auspica che anche in futuro, chiunque sieda sulla poltrona principale di Piazza Dante o via Segantini, «possa trovare la stessa correttezza nei rapporti, la medesima sintonia e collaborazione che ho vissuto io con Schelfi, perché solo con una sinergia forte e la condivisione di una prospettiva, nel rispetto dei ruoli e senza confusioni reciproche, il Trentino può fare sistema, al di là delle sigle dei partiti e dei colori politici».
Movimento 5 stelle
A ricordare che «le buone idee non sono appannaggio solo di una parte e che il confronto con tutti può essere costruttivo per la cooperazione» provvede Filippo Degasperi: «L’investitura di Mattarei è frutto di una scelta consapevole da parte dei soci della cooperazione che ritengono sia più salutare tornare a una certa terzietà rispetto alla politica — commenta il candidato dei Cinque stelle — e potrebbe essere utile per superare quel timore reverenziale nei confronti della politica che ancora alberga in qualche rappresentante del movimento». Secondo il consigliere pentastellato «un governo provinciale si dovrebbe rapportare nella stessa maniera con tutte le rappresentanze delle categorie — sostiene — la cooperazione rappresenta senza dubbio una fetta importante dell’economia trentina e non solo, ma altrettanta importanza ce l’hanno industria, artigianato, commercio: se chi ha governato in passato riteneva che l’interesse trentino fosse stare vicini alla cooperazione è stato un po’ limitato nel suo orizzonte». Degasperi, poi, guarda oltre: «Uno dei temi fondamentali del nostro programma riguarderà la necessità che la Provincia si riappropri delle molte prerogative che ha delegato — evidenzia — fra queste la vigilanza sulla cooperazione, per marcare la distanza che deve esserci fra un’istituzione economica e una pubblica».
Lega
Accoglie, infine, le esternazioni di Mattarei «come un passaggio importante e anche benaugurante» Maurizio Fugatti, secondo il quale «la cooperazione dovrebbe essere un valore il più possibile neutro rispetto alla politica». «Che storicamente, invece, abbia tenuto un certo atteggiamento nei suoi confronti è