Il Patt vacilla. Panizza spinge per il dialogo
Ufficialmente la linea resta quella sancita la scorsa settimana dal consiglio delle Stelle alpine: il Patt correrà da solo, sostenendo la candidatura del presidente della provincia uscente Ugo Rossi. La giornata di ieri, però, ha messo a dura prova i supporters della «continuità», con una parte del partito — in primis il segretario Franco Panizza — che ha tentato di convincere il governatore a meditare il passo indietro, o quanto meno a tenere una linea meno intransigente e più attendista, per poter valutare con serenità il nome scelto dalla coalizione di centrosinistra. Rossi, però, tira dritto. Del resto, fa notare un insider delle Stelle alpine, «cosa dovrebbe fare? Indietreggiare per poi, magari, finire a fare l’assessore di una giunta Daldoss? Sarebbe assurdo».
Nel partito le acque sono molto mosse. Panizza, in effetti, non credeva possibile un rientro al tavolo dell’ormai ex assessore tecnico. Pare che il segretario del Patt ieri abbia fatto diverse telefonate per chiedere conferma dell’ultima mossa dei civici, e sembra che altrettante ne abbia fatte proprio con il governatore, per sondare le intenzioni. La linea, comunque, è quella di provare a tenere aperto il canale di comunicazione con il centrosinistra. Su questo fronte i pontieri sono Vittorio Fravezzi per l’Upt e il segretario dem Giuliano Muzio, che già ieri mattina aveva invitato Panizza a partecipare al tavolo pomeridiano nella sede di via Torre verde. L’ex senatore ha dovuto declinare: difficile, vista la situazione e visti i veleni delle ultime settimane, ottenere immediatamente il via libera dai suoi. Il partito, del resto, sta vivendo una fase piuttosto travagliata: i consiglieri provinciali uscenti Lorenzo Baratter, Chiara Avanzo e Luca Giuliani non solo non intendono ricandidarsi, ma pare siano andati a bussare alla porta di altri partiti, in primis quello di un altro ex illustre delle Stelle alpine, ossia Walter Kaswalder, che però ha il veto interno di non poter candidare consiglieri uscenti. Tutti e tre continuano a guardare al centrodestra, e soprattutto il nome di Chiara Avanzo è dato molto vicino a Forza Italia. «Le crepe ci sono, inutile negarlo, e l’ostinazione di Rossi non sta pagando», chiosa infine un altro big delle Stelle alpine.