Corriere del Trentino

Cani, droni, elicotteri 150 volontari per le ricerche La famiglia: «Grazie a tutti»

- Dafne Roat Antonio Andreotti

BADIA POLESINE È durata più di 24 ore ed ha impegnato circa 150 persone la ricerca al 12enne che è scappato di casa martedì mattina da Lavarone in sella alla sua mountain bike. «Volevo andare in Grecia», ha detto il minore, avvistato ieri mattina attorno alle 12, circa 160 chilometri a sud di casa sua, all’altezza del casello di Piacenza d’Adige lungo l’autostrada A31 da una pattuglia della Polstrada di Badia Polesine. Il ragazzino, in ottime condizioni di salute ma stanco e spaurito, agli agenti ha spiegato di aver viaggiato di notte sulla bicicletta per non essere visto.

Ieri pomeriggio Valerio è stato riconsegna­to ai genitori, il vigile del fuoco in servizio permanente a Trento e la mamma che è insegnante, corsi in Veneto a riprenders­i il figlio che ha tre fratelli.

Valerio è uscito da casa di notte con la mountain bike bianca e lo zainetto in spalla. Non vedendolo tornare, alle 10.30 è scattato l’allarme. Valerio è stato cercato in provincia di Trento per tutto il giorno ed anche durante la notte, col supporto di droni dotati di termo camere. Soccorso alpino, cani molecolari, vigili del fuoco, carabinier­i: una task force di 150 persone. Nessuno poteva immaginare che il 12enne stesse pedalando alla volta della Grecia. Il ritrovamen­to di ieri mattina ha fatto tirare un enorme sospiro di sollievo non solo ai familiari. «Ringraziam­o la protezione civile e tutti volontari» hanno scritto su Facebook i genitori.

Le stesse parole sono state pubblicate anche sul profilo dei vigili del fuoco di Trento. I colleghi del papà di Valerio in queste ore si sono stretti alla famiglia.

Ieri si è alzato in volo più volte anche l’equipaggio del nucleo elicotteri dei carabinier­i di Bolzano. Fino alle prime ore di ieri mattina i soccorrito­ri erano convinti che Valerio fosse ancora in Trentino. «Valerio sta bene e questo è l’importante, siamo tutti contenti che sia finita bene – dice il sindaco di Lavarone, Isacco Corradi – il resto lo dovrà spiegare ai suoi genitori».

Il vice sindaco di Lavarone, Adriana Fellin, ieri mattina era nella caserma dei vigili del fuoco volontari dove era stata allestita la centrale operativa mobile, gestita dal corpo permanente. C’era anche il padre del dodicenne. «E’ passato per ringraziar­e tutti – spiega Fellin – stava partendo per andare a prendere il figlio. Il ragazzo sta bene e questo è importante, nessuno ha ancora capito perché l’abbia fatto, ma ha tutta l’aria di una ragazzata. Per fortuna è andato tutto bene».

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