Elezioni, tre esclusi. Fioccano i ricorsi
Fuori il deputato di Forza Italia Bendinelli. Biancofiore: «Questa legge è incostituzionale» Vizi di forma, squalificati Taber della Bürger Union e la verde Gozzi. Dello Sbarba: assurdo
BOLZANO Tutte le liste sono ammesse ma la commissione elettorale ha depennato tre candidati: la verde Patrizia Gozzi Buca, Stefan Taber della Bürger Union e, come da copione, il deputato di Forza Italia Davide Bendinelli. A questo punto il ricorso è scontato, la coordinatrice azzurra Michaela Biancofiore infatti punta a far invalidare le elezioni e a far cambiare la legge elettorale stralciando la norma che impedisce ai non residenti di candidarsi.
Ieri alle 13 i tre membri della commissione — i magistrati Irene Thomaseth (Corte dei conti), Lorenza Pantozzi (Tar) e Massimiliano Segarizzi (Tribunale) — hanno proceduto al sorteggio delle posizioni sulla scheda elettorale. Al primo posto c’è il Team Köllensperger, poi Süd-Tiroler Freiheit, Die Freiheitlichen, Bürgerunion für Südtirol, Forza Italia, Südtiroler Volkspartei, Noi Alto Adige Südtirol, Verdi - Grüne – Verc, Vereinte Linke Sinistra unita, L’Alto Adige nel cuore Fratelli d’Italia uniti, Lega, Partito Democratico, Casapound e MoVimento 5 Stelle che si prende l’ultima posizione.
Se le liste sono state tutte ammesse, non è così per i candidati. Gli esclusi infatti sono tre. Per la Bürger Union salta Stefan Taber, segretario organizzativo del movimento. «Ha fatto tutto per gli altri e si è dimenticato una carta, adesso studieremo il caso per vedere che fare. Certo la precedente legge non era così restrittiva» commenta il capolista Andreas Pöder.
Più battaglieri i verdi che stanno ragionando se fare un ricorso per far ripescare Patriza Gozzi. «Su un modulo mancava il numero della carta d’identità che però era allegata. L’elettorato passivo è un diritto costituzionale, non andrebbe limitato per un semplice cavillo» avverte Riccardo Dello Sbarba.
Ma l’escluso più illustre è Davide Bendinelli. Ex sindaco di Garda, oggi deputato di Forza Italia, Bendinelli è residente in Veneto e dunque, con l’attuale legge, non può candidarsi. Ma è stato inserito proprio per questo motivo. L’obiettivo di Forza Italia infatti è far saltare il banco, come spiega chiaramente Michaela Biancofiore.
«Da due mesi — sottolinea la deputata berlusconiana — ho chiesto alla maggioranza locale di intervenire sulla legge elettorale per le prossime elezioni provinciali. Anche un presidente emerito della Corte Costituzionale ha chiarito che, limitando l’elettorato passivo, rla legge è palesemente incostituzionale. Per motivi che sfuggono alla logica, non si è voluto riunire il consiglio regionale. Sono stata pertanto costretta mio malgrado a presentare la candidatura dell’onorevole Bendinelli residente subito oltre il confine del Trentino, affinché vi fosse un soggetto legittimato ad agire per ripristinare un diritto costituzionale anche nella nostra Regione. Dal momento della notifica — spiega Biancofiore — si avranno tre giorni per proporre ricorso al Tar, pertanto è stato conferito mandato all’avvocato Igor Janes di avviare l’iter che può portare all’annullamento delle elezioni in corso, visti anche i precedenti del 1989 del consigliere Leonardi. Un atteggiamento autolesionistico di quella stessa maggioranza che, solo 6 mesi fa, ha incoerentemente candidato a Bolzano, Maria Elena Boschi da Arezzo».
La presidenza della Provincia ha già esaminato attentamente le obiezioni di Forza Italia ma l’ufficio legale è convinto che la norma provinciale possa tenere. Gli avvocati della Provincia infatti hanno trovato un precedente della Regione Siciliana che aveva una legge che prevedeva proprio il requisito della residenza. Il punto è che nello Statuto siciliano si parla esplicitamente di elettorato passivo, in quello dell’Alto Adige invece è disciplinato solo l’elettorato attivo. Ovvero il diritto di voto che viene concesso solo dopo quattro anni di residenza in provincia.
La deputata «Appena l’esclusione verrà notificata ci rivolgeremo alla magistratura»