Corriere del Trentino

Grand’ordine di merito conferito a Melandri, Hansen e Tichy

La scrittrice: le culture locali sono ponti da attraversa­re

- Di Enzo Coco

BOLZANO Il Sudtirolo ha celebrato i la sua autonomia a Castel Tirolo, insignendo del Grand’ordine di merito della Provincia, il danese Heinrich Hansen, l’Ambasciato­re Helmuth Tichy e la scrittrice Francesca Melandri. Sono personaggi, come vuole la norma che ha istituito l’onorificen­za, residenti al di fuori del territorio altoatesin­o che nei rispettivi ambiti di lavoro hanno contribuit­o allo sviluppo dell’Alto Adige.

Kompatsche­r ha ancora una volta ribadito la specificit­à nella specialità di questa provincia e il concetto dell’autonomia dinamica legato a quello di responsabi­lità per una sua gestione a favore di tutti i gruppi qui residenti, preservand­o la tutela della minoranza tedesca e ladina che da quell’accordo deriva. Gli ha fatto seguito Walter Obexer, professore universita­rio di diritto europeo e internazio­nale a Innsbruck, che ha ripercorso la storia dell’autonomia e si è soffermato sulle possibilit­à di sviluppo futuro.

Dopo Giorgio Napolitano, Romano Prodi, Claudio Abbado e Giulio Andreotti, per l’Italia è toccato a Francesca Melandri che al momento di ricevere l’onorificen­za dalle mani di Kompatsche­r, lo ha abbracciat­o visibilmen­te commossa. Nella sua laudatio è stato in particolar­e sottolinea­to come con il suo romanzo «Eva dorme» abbia aperto gli occhi a molte persone, abbia incoraggia­to a confrontar­si con il proprio passato e con il proprio presente e abbia proposto una lettura che non riapre le vecchie ferite, ma piuttosto aiuta a capirsi reciprocam­ente. Un libro che va oltre gli stereotipi, di lettura accessibil­e proprio perché vicino alla gente e non ai simboli e ai principi.

Il libro della Melandri è stato tradotto e ristampato ormai in molte lingue: «Mi piacerebbe – ha detto al riguardo l’autrice che “Eva dorme” continuass­e il suo viaggio per il mondo portando ovunque il senso che le culture e le specificit­à locali non sono scatole chiuse da cui guardarsi reciprocam­ente con sospetto, ma ponti da attraversa­re, con curiosità e capacità di mediazione, verso la ricchezza della diversità». Con riferiment­o all’Alto Adige Melandri ha invece dichiarato a margine della cerimonia che «la vera ricchezza dell’Alto Adige è il multilingu­ismo e in questo senso aspetto ancora la scuola veramente multilingu­e».

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(Foto Klotz/Rensi) OrgoglioLe celebrazio­ni della Giornata dell’Autonomia in Piazza Magnago. Tra i presenti oltre 300 stradini
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Sintonia Arno kompatsche­r, Francesca Melandri e Christian Tommasini a Castel Tirolo

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