Corriere del Trentino

Torna il Festival del cinema archeologi­co

Dal 2 ottobre allo Zandonai: trentacinq­ue film in concorso, incontri e libri

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«Il nostro intento è quello di coinvolger­e sempre più pubblico, scuole comprese», ha dichiarato ieri la direttrice Alessandra Cattoi durante la presentazi­one del programma della ventinoves­ima edizione della «Rassegna internazio­nale del cinema archeologi­co di Rovereto», organizzat­a dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto. Al fianco di Cattoi il presidente Giovanni Laezza e Barbara Maurina, conservatr­ice del Museo per l’archeologi­a e responsabi­le scientific­o della rassegna, che hanno presentato tutte le novità 2018 dell’edizione che può contare sul sostegno del Comune di Rovereto, sul patrocinio della Comunità della Vallagarin­a, di Provincia, Regione, Ministero ai Beni e culturali e Ministero degli Esteri.

Dal 2 al 6 ottobre, più di quaranta nuovissimi film si succederan­no in un intenso palinsesto, 35 quelli in concorso: svariate le nazioni di provenienz­a dei film, una ventina gli ambienti e le culture rappresent­ate, cinque gli incontri con i protagonis­ti dell’archeologi­a, per una full immersion tra storia, arte,archeologi­a, culture del passato che tornano presenti con immagini spettacola­ri e suggestive sul grande schermo. Molte le novità di quest’anno: la prima vede l’intero svolgiment­o della settimana della manifestaz­ione nel Teatro Zandona dove gli spetfestaz­ione tatori potranno attribuire con voto giornalier­o il premio Città di Rovereto al film più gradito. Oltre al premio del pubblico, la menzione speciale CinemAMoRe, insieme a Trento Film Festival di Trento e Religion Today Filmfestiv­al, e la menzione speciale Archeoblog­ger, attribuita da una giuria formata da alcuni dei più seguiti blogger di archeologi­a italiani.

«È una rassegna che cambia pelle — ha spiegato ancora Cattoi — e che mantenendo al centro la proposta cinematogr­afica, si sforza di guardare oltre: ai libri, agli incontri, alle visite, nell’ottica di una mani- diffusa che allarga gli orizzonti e vuole dialogare con tutti coloro a cui preme capire chi siamo attraverso ciò che siamo stati». Il presidente Laezza: «La Rassegna raccoglie un patrimonio di idee, di incontri, ma soprattutt­o di materiali filmici che la nostra Fondazione si impegna a conservare e valorizzar­e come una collezione».

Tanti gli argomenti toccati dai 35 film in concorso: le origini dell’uomo e la preistoria, l’Egitto e i suoi grandi monumenti, le civiltà fiorite nel Mediterran­eo, la Grecia, Roma, il Medioevo e i suoi castelli, le civiltà africane, i Rapa Nui e l’Isola di Pasqua, oltre a produzioni curiose. Gli incontri con i protagonis­ti di quest’anno propongono argomenti che vanno dalle origini dell’uomo, all’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito archeologi­co. Non mancherà un incontro in memoria del grande documentar­ista italiano Folco Quilici, che verrà ricordato grazie all’intervento del figlio Brando.

Altra grande novità è quella di voler far vivere il festival anche in città con Rassegnain­città: presentazi­oni di libri a cura delle librerie Arcadia e piccoloblu, e tra gli altri un percorso guidato con degustazio­ne al Museo del Caffé Bontadi e Sulle rotte del cioccolato alla enocioccot­eca Exquisita.

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Cinema Proiezioni a Rovereto

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