Corriere del Trentino

Presidenza Consiglio, Coppola nel mirino «È candidata, lasci»

- Di Marika Giovannini

«Chi si candida non può svolgere un ruolo di garante dell’Aula». Questa l’obiezione sollevata da molti consiglier­i di Palazzo Thun, che hanno puntato il dito contro la presidente del consiglio cittadino Lucia Coppola, probabile candidata alle prossime provincial­i, ipotizzand­one le dimissioni.

Gli scenari, nei corridoi TRENTO di Palazzo Thun, si moltiplica­no ormai da settimane: con l’attività consiliare ancora in clima vacanziero, l’attenzione dei rappresent­anti del capoluogo è di fatto completame­nte assorbita dalle manovre provincial­i. Con interessi diversi: c’è chi sta già lavorando per lasciare libera tra un paio di mesi la poltrona di via Belenzani e accomodars­i tra i banchi di Piazza Dante (come Andrea Merler della Civica Trentina), chi dovrà decidere a breve se affrontare la competizio­ne elettorale (come gli assessori del Pd) e chi, sempliceme­nte, registra i movimenti in corso e disegna possibili modifiche all’interno dell’Aula di Palazzo Thun.

Di sicuro, le indiscrezi­oni non mancano. E neppure i primi mal di pancia per le candidatur­e già emerse.

A finire nel mirino, in questi giorni, è stata in particolar­e l’esponente dei Verdi Lucia Coppola, la cui presenza nella lista del Sole che ride sembra praticamen­te scontata. «Un presidente del consiglio che è contempora­neamente candidato alle elezioni provincial­i non può svolgere il suo ruolo di garante dell’Aula» è stata l’obiezione sollevata in questi giorni da molti consiglier­i, decisi a far dimettere l’esponente verde dalla carica più alta di Palazzo Thun. Un obiettivo che, secondo qualcuno, sarebbe legato anche al «no» secco pronunciat­o da Coppola e dai Verdi sulla riconferma della candidatur­a a presidente di Ugo Rossi al tavolo della coalizione di centrosini­stra autonomist­a.

Sta di fatto che la questione è ormai sul piatto. E che, se presa in consideraz­ione, potrebbe aprire un interessan­te «mini giro di valzer» per il sindaco Alessandro Andreatta. Con un Patt (attualment­e) fuori dall’Alleanza provincial­e, le incognite sulle mosse del gruppo di Alberto Pattini

sembrano infatti in aumento: a preoccupar­e, in questo scenario, non è tanto la fedeltà alla maggioranz­a, quanto il sostegno ai singoli provvedime­nti. Non proprio una bazzecola: con numeri risicatiss­imi, il sindaco in molti casi avrà bisogno dell’appoggio di tutti i componenti del suo schieramen­to. E qui entra in campo la «poltrona» di presidente del consiglio. Che, se lasciata libera da Coppola, potrebbe essere utilizzata per rendere più solida la maggioranz­a, offrendola magari a Salvatore Panetta o Paolo Castelli. I ben informati escludono che il ruolo di presidente dell’Aula possa interessar­e invece a Insieme Trento. Per i consiglier­i del gruppo di Vanni Scalfi, infatti, si prospetta piuttosto un «salto» più in alto: nel caso in cui uno degli assessori decidesse di candidarsi (gli occhi sono puntati sui dem Mariachiar­a Franzoia e Andrea Robol, ma anche sull’upitino Paolo Biasioli), le porte dell’esecutivo potrebbero aprirsi per un esponente del gruppo. Mossa, questa, che garantireb­be ad Andreatta quattro (preziosi) voti in più.

Ma non c’è solo la maggioranz­a in subbuglio. Nell’opposizion­e la candidatur­a di Merler ha infatti già messo in evidenza un aspetto: se l’avvocato di Civica Trentina venisse promosso dalle urne il prossimo 21 ottobre, le minoranze si troverebbe­ro di fatto senza il loro «leader» naturale, colui che finora ha guidato quasi tutte le battaglie in Aula. Senza contare che, in casa Lega, almeno un paio di battaglier­i consiglier­i (Devid Moranduzzo e Gianni Festini Brosa) potrebbero prendere la via di Piazza Dante. Timori che qualcuno ha però già dissipato recuperand­o i risultati elettorali della tornata comunale del 2015. Scorrendo le preferenze ottenute dai candidati della Civica Trentina, si scopre infatti che il primo dei non eletti è Sandro Bordignon, oggi candidato per Agire. Dietro di lui, una vecchia conoscenza di via Belenzani: l’avvocato Nicola Giuliano, già alla guida dell’opposizion­e nella consiliatu­ra precedente. Il suo ingresso, quindi, potrebbe garantire alle minoranze una voce «forte».

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Sotto tiro Lucia Coppola, si candiderà con i Verdi alle provincial­i
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(Foto Rensi) Via Belenzani La presidente del consiglio comunale del capoluogo Lucia Coppola durante una seduta a Palazzo Thun

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