Corriere del Trentino

Civici delusi «Noi ingenui» Possibili intese con Borga

- Ma. Gio.

Il tono è amaro. «Forse — scrivono — siamo stati anche ingenui». Francesco Valduga e Roberto Oss Emer hanno lasciato passare la notte. E ieri, di prima mattina, hanno messo nero su bianco, in un comunicato inviato via mail, la loro posizione — e quella dell’intero polo civico territoria­le — sull’apertura di Daldoss all’Alleanza democratic­a e popolare. Decretando di fatto la fine di quel progetto presentato in pompa magna solo due settimane fa a Maso Franch. «Daldoss — si legge nella nota — non aveva alcun mandato di presentars­i al tavolo di Pd e Upt, né noi abbiamo condiviso questa scelta. Abbiamo più volte ribadito come, secondo noi, vi fosse la necessità di un modello diverso rispetto a quelli che lo scenario politico attualment­e propone, sia a livello provincial­e che nazionale. Restiamo convinti che questo sia possibile solo attraverso una profonda rigenerazi­one». Poi l’affondo: «Credevamo in buona fede che questo fosse possibile. Siamo stati anche ingenui? Forse sì. E l’ingenuità in politica può non essere un valore. Sicurament­e è un valore avere una faccia sola e una parola sola e queste noi abbiamo. Non è quindi questo il progetto civico territoria­le che avevamo in mente. Ci dispiace per le tante aspettativ­e che aveva generato e che purtroppo saranno inevitabil­mente deluse». Pochi i commenti a voce, ieri. «Devo metabolizz­are la delusione» ha spiegato Oss Emer. «Il nostro — ha aggiunto — era un progetto che poteva gettare un seme verso una stagione nuova». Un progetto ormai tramontato? I civici prendono tempo, ma è evidente che ormai il tempo stringe e recuperare un equilibrio dopo la batosta subita in queste ore non è cosa facile. A «tentare» l’area territoria­le, ieri, è stato Mauro Ottobre. Anche se le indiscrezi­oni parlano di molti amministra­tori civici attirati da un possibile dialogo con la Civica di Borga.

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