Le cave di marmo da scoprire
Un grande faggio segna la piazzetta di Sano (260 m), piccola frazione di Mori: da qui si prende l’indicazione Red Tour per Mtb e si cammina su un comodo tracciato in salita, lasciando sulla destra il bivio per Loppio e Malga Zurés. La meta è Castione (520 m; 0.45 ore), località nota per le cave di marmo nei tenui colori del verde, giallo e rosa sfruttate in particolare nel SeiSettecento dando vita a scuole di «maestri tagliapietra»: famosi gli scultori Benedetti e Sartori che in epoca barocca diffusero l’altaristica nel Nord Italia e in Tirolo.
Questo marmo, piuttosto tenero, venne saltuariamente estratto fin verso la metà del Novecento; si possono ancora individuare le cave lungo la strada che da Castione porta al centro raccolta materiali. Lasciata alla spalle la chiesa di San Clemente si prosegue sulla strada con direzione Brentonico, si supera la chiesetta di San Rocco (ampliata come voto di ringraziamento nel 1836, custode di un bell’altare in marmo), e si giunge così alle indicazioni Trincee-Monte Giovo (0.15 ore). Il sentiero sale su questo rilievo posto tra Castione e Besagno (0.10 ore), ricco di calcari rossi con ammoniti e soprattutto di testimonianze della Grande Guerra. Questo fu infatti un avamposto italiano segnato da gallerie, postazioni per bocche da fuoco, baraccamenti, trincee, di cui una attorno la sommità coperta e in cemento armato. Recentemente ripulito e attrezzato è completo anche di un osservatorio panoramico a 360°: si scorgono così montagne come l’Altissimo, il Doss Alto, il Pasubio, il Caré Alto, il Biaena... tutti luoghi legati al grande conflitto mondiale (visite guidate a cura del Museo Storico di Rovereto, tel. 0464 438100). Si rientra seguendo l’indicazione Trincee-parcheggio che riporta sulla strada asfaltata e da qui alla chiesa di San Rocco (0. 20 ore), dove si piega subito a destra sulla strada interpoderale (F14 Sano-Crosano) che riporta a Sano costeggiando vigneti (0.25 ore). Ad esclusione del giro delle trincee sul Monte Giovo è percorribile con la mountain bike. A valle di Sano vi è la grotta del Colombo (pannelli informativi), scoperta dall’archeologo roveretano Paolo Orsi nel 1881, che datò la sua frequentazione, anche come luogo di sepoltura, all’antica età del Bronzo (reperti al Museo Civico di Rovereto).