Meeting sulla «scomparsa delle Bcc»
Firenze: alla «serata di mobilitazione contro la riforma» presenti Onida, Bagnai e Fraccaro Von Leon (Raiffeisen): «Molte nostre banche parteciperanno». Freddezza da Trento e Roma
BOLZANO A Firenze il prossimo giovedì 13 settembre sarà organizzata una «serata di mobilitazione contro la riforma del credito cooperativo». Il titolo scelto dall’associazione Articolo2 è esplicativo, «La scomparsa delle banche di credito cooperativo». Il ministro Fraccaro e il senatore Bagnai hanno già confermato la loro presenza, assieme al presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida. In Alto Adige si fanno i preparativi per essere presenti in massa, in Trentino invece pare che non si muova nulla. Sarà un passaggio importante per capire se arriveranno altre modifiche alla riforma.
L’appuntamento è fissato per le 20 del 13 settembre a Firenze, Teatro Obihall. L’associazione nei mesi scorsi si è spesa per supportare la moratoria in versione originaria, vale a dire con uno stop di 18 mesi, che poi sono stati ridotti a tre. Le domande riportate nel manifesto del convegno sono di questo tenore. «Con la legge 49/2016 (la riforma Renzi, ndr) i soci delle nostre banche avranno sempre diritto a riavere il capitale sociale da loro versato? Con il trasferimento alla Bce della vigilanza sulle nostre banche, i piccoli imprenditori e le famiglie avranno ancora accesso al credito? Con l’adesione obbligatoria delle nostre banche a una spa, si cancellano 130 anni di storia cooperativa? Con la perdita dell’autonomia delle nostre cooperative di credito, sarà ancora possibile sostenere la mutualità e le associazioni del territorio?»
Da Roma (sede di Iccrea e Federcasse) e da Trento (sede di Cassa centrale banca), complice anche la pausa estiva, non pare che ci sia eccessivo entusiasmo verso il convegno. Entrambi i gruppi nazionali vogliono chiudere questo lungo percorso di preparazione e partire il primo gennaio. Federazione Raiffeisen, invece, vuole giocarsi il tutto per tutto, nonostante Cassa centrale Raiffeisen sia anch’essa pronta a partire. «Abbiamo diramato una circolare, parecchie banche parteciperanno — dice il presidente della Federazione Herbert Von Leon —. In commissione Finanze si sta valutando se aggiungere ulteriori modifiche, rispetto a quanto contenuto nel decreto Milleproroghe», che dovrebbe passare alla Camera l’11 settembre per la conversione in legge. «Parlavo con Parlo Calego — riporta Von Leon — chief risk officer di Banco Bpm: lui è preoccupato per i paletti Bce alla sua banca, ma ancor di più se queste regole verranno definitivamente applicate alle Bcc. Tutte le piccole e medie banche dovranno scomparire e temiamo che il risparmio italiano non sarà più nelle nostre mani». Le Raiffeisen puntano ad eliminare l’obbligo di aderire ad un gruppo.
Oltre a Onida e Palego, parteciperanno i ministro trentino M5s Riccardo Fraccaro, molto contrario alla riforma, il senatore della Lega Alberto Bagnai, presidente della commissione Finanze, anch’egli particolarmente critico. Con loro Francesco Capriglione (ordinario di diritto dell’economia a Roma), Andrea Sacco Ginevri (università Da Vinci Chieti), Vladimiro Giacchè (presidente Cer), Tiziana Nisini (segretario ufficio di presidenza del Senato) e Manuel Vescovi (commissione Faffari esteri). Veramente le Rurali aderenti a Ccb sono convinte? Mal di pancia pare ce ne siano, come del resto delle Raiffeisen verso Trento e della Cassa centrale Raiffeisen verso la sua Federazione.