I Cinque Stelle chiudono alla Lega: Fugatti è il vecchio
Pronto il programma. Polo Meccatronica sotto tiro Ma su migranti e Cinformi stesso progetto
Escludono qualsiasi tipo di alleanze post-voto «con chi ha candidato vecchie guardie della politica, senza coraggio». Eppure, almeno con il centrodestra, i grillini hanno qualche punto di contatto nel programma, presentato ieri: «Il Cinformi va smantellato, ha dato vita a diverse storture».
Sulla Valdastico e la gestione del lupo Lega e Cinque Stelle sembrano avere davvero poco a che spartire. Basta però sfogliare il corposo programma elettorale — 27 pagine — vergato dai grillini per le prossime provinciali, per rintracciare dei punti di contatto notevoli con il Carroccio. «Smantellamento immediato del Cinformi», si legge infatti al capitolo «Sicurezza»: ma, per l’appunto, a palesare l’intenzione non è Maurizio Fugatti, bensì il candidato pentastellato Filippo Degasperi. «Fonte di storture e di una gestione discutibile», si legge ancora nel programma, presentato ieri al bar Groff di Madonna Bianca. «Gli stanziamenti per l’accoglienza saranno fortemente ridimensionati — incalzano ancora i grillini — e parametrati esclusivamente alle risorse messe a disposizione dallo Stato. Si procederà all’attivazione di programmi rigorosi, da cui chi delinque e chi dimostra scarsa propensione ad assimilare culture e valori sarà immediatamente escluso». Come in concreto si potrà smantellare un ente fatto da cooperative con decine di dipendenti, non è dato sapere. I fondi erogati per l’accoglienza, oltretutto, sono in buona parte statali. Certo è che il Movimento punta a dare una brusca virata in diversi settori:sul fronte università e ricerca, infatti, i grillini puntano il dito contro Polo meccatronica e Polo manifattura «di scarso interesse innovativo quanto a contenuti». Sul punto, Degasperi spiega: «Bisogna pensare a cosa serve, se il disegno di questi progetti c’è non si è mai palesato sino ad oggi». Parliamo di tagliare i fondi, quindi? «Vedremo — prova a correggere il tiro — ma sicuramente occorrerà rivedere i criteri secondo i quali vengono erogati. Obiettivi, risultati, insomma. Altrimenti rischiamo di trasformarci in un’agenzia immobiliare che paga affitti per le startup».
I grillini promettono un anno zero anche sul fronte della tassazione: via l’Irap, via l’addizionale regionale, via pure la tassa di soggiorno. «Amplificare la capacità attrattiva del Trentino come territorio tax free», si legge nel documento programmatico. Da dove si recuperano i soldi? «Solo con l’ultimo assestamento di bilancio avremmo avuto i fondi necessari», spiega Degasperi. «Certo, se dovessimo tagliare le tasse ci sarebbero delle eccezioni ovviamente: sull’addizionale, ad esempio, credo sarebbe giusto lasciar fuori dall’esonero i redditi sopra i centomila euro. Ragionamento analogo per le imprese: «Di sicuro non andremo a tagliare le tasse, ad esempio, all’industria del gioco d’azzardo».
Immancabile, poi, il reddito di cittadinanza, sulla falsa riga di quello che il Movimento intende portare a casa a livello nazionale. «Sulle coperture — chiarisce il candidato presidente — qui siamo già a buon punto, visto che abbiamo già l’assegno unico. Poi potremmo rivedere l’erogazione delle risorse per il Progettone, con un’organizzazione più efficiente». E sempre sul fronte lavoro, i Cinque stelle preannunciano interventi importanti: «L’Agenzia del lavoro così com è strutturata ora non va bene, hanno esternalizzato quasi tutti i servizi. Bisogna invece riavocare a sé tutte le competenze. Questo è un ragionamento generale: non si piò chiedere più autonomia e poi una volta ottenuto qualcosa subappaltarlo ai privati. Lo dico anche perché la sensazione è che l’autonomia, che dovrebbe essere di tutti, finisca per dare vantaggi solo a pochi».
Sulla mobilità, invece, i grillini assicurano che l’elet-
trificazione della linea ferroviaria della Valsugana sarà una priorità. Mentre qualche nube si addensa sul progetto della ciclabile del Garda che, come si legge nel programma, «sarà oggetto di serio approfondimenti, sotto i profili della fattibilità, dell’economicità, delle sicurezza e dei possibili impatti negativi ipotizzabili per il fragile ambiente e per il paesaggio del Garda trentino». I Cinque stelle, insomma, ne fanno una questione di sicurezza, e avanzano l’ipotesi di un servizio navetta nei tratti in cui si rivelerà impraticabile procedere con il tracciato ciclabile.
È sul tema dei punti nascita, infine, che spuntano nuovi punti di contatto tra pentastellati e centrodestra: la linea è analoga, e la richiesta è il ripristino dei servizi ospedalieri periferici. «Bisogna assolutamente riaprire Arco e Cavalese — specifica il candidato Degasperi — la conformazione del territorio è quella che è e ci vogliono servizi sul territorio. Tione è un altro discorso, lì c’è un’indicazione chiara dei cittadini e dunque non faremo battaglie».
Tra un punto programmatico e l’altro, però, c’è spazio anche per le previsioni elettorali. Su una possibile alleanza post-voto con la coalizione di centrodestra, Degasperi è però molto chiaro: «In Trentino abbiamo un polo di chiaro stampo berlusconiano. Non è pensabile che il nostro Movimento porti voti a un simile raggruppamento, con vecchie guardie della politica. La Lega ha fatto una scelta, poco coraggiosa, e ha deciso di presentarsi con persone che sono in campo da dieci o quindici anni. Al governo, invece, si sono disfatti dell’alleato storico ed è per questo che è stato possibile lavorare insieme».
Mobilità
I pentastellati annunciano che rivedranno il progetto della ciclabile del Garda